Sciopero del 24 novembre: ok dei Cobas

Anche i Cobas della scuola, raccogliendo la data già lanciata da Cisl, Gilda, Snals e Uil, indicono per il 24 novembre lo sciopero generale della scuola con manifestazione nazionale. Obiettivo è “cancellare il folle aumento dell’orario, chiedendo piuttosto quel ruolo unico che lo abbassi ai docenti della primaria innalzandone gli stipendi, da equiparare per tutti gli insegnanti ed ata a quello medio Ue“.

Altri motivi dello sciopero, ricorda Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas, sono lo “sblocco dei contratti e degli scatti di anzianità; la cancellazione della legge Aprea e del concorsaccio; l’assunzione dei precari, docenti ed ata, su tutti i posti in organico di fatto e di diritto; il rifiuto della deportazione degli inidonei, la scuola-miseria, la scuola-quiz dell’Invalsi, le classi-pollaio“.

Per giustificare l’adesione allo sciopero proclamato dalle altre sigle (ma non per ora dalla Flc Cgil) il leader Cobas sostiene che “non avrebbe senso dividerci scegliendo una data diversa dal 24“, data che è “importante quanto lo sciopero, sulle cifre del quale il balletto con il MIUR è prevedibile: l’impatto non occultabile sul Parlamento, sul governo e sui partiti che lo sostengono, sui mass-media, l’avrà soprattutto la manifestazione che potrebbe essere la più grande di questo decennio. Ma per raggiungere tale risultato la manifestazione deve essere unica e unitaria. Ce ne sono tutte le condizioni“.

Per questo, conclude Bernocchi, “Proponiamo a Cisl, Gilda, Snals e Uil, e Cgil se intenzionata a scioperare (cosa che egli auspica con forza, ndr), di incontrarci per decidere il 24 un grande corteo unitario – con pari dignità – e per stabilirne le modalità”.