Sarà un concorso tutto di corsa, ma potrebbe non bastare per il nuovo anno

Si fa sempre più concreto il rischio che le nomine in ruolo dal concorso slittino di un anno scolastico. Con la pubblicazione dei bandi di concorso a dicembre 2015, come prevedeva la legge 107/15, i tempi sarebbero stati molto ‘tranquilli’; con il varo del concorso ai primi di febbraio, come più volte aveva dichiarato il ministro, i tempi sarebbero stati sufficienti, anche se contenuti.

Ma l’uscita dei bandi a fine mese, come ammesso dal sottosegretario Faraone, farà saltare quasi certamente i tempi minimi previsti per avere le nomine da concorso a settembre 2016.

Per il ritardo di uscita dei bandi la tabella di marcia dei concorsi slitterà esattamente di un mese.

Non sarà più possibile effettuare le prove scritte a metà marzo, come si prevedeva fino a qualche settimana fa, bensì a metà aprile, come minimo.

Gli orali ipotizzati per giugno potrebbero slittare all’estate e, comunque, dovranno iniziare dopo un tempo minimo (venti giorni) dalla comunicazione degli esiti degli scritti.

Al termine delle prove orali, le commissioni giudicatrici dovranno valutare i titoli presentati dai candidati – un adempimento non semplice e non breve – e poi stilare le graduatorie di merito.

Sulla base di quelle graduatorie, gli Uffici scolastici regionali approveranno le graduatorie finali in base alle quali verranno effettuate le nomine in ruolo.

Nomine in ruolo che potranno essere effettuate a decorrere dal 1° settembre, a condizione che le graduatorie finali siano approvate entro il 31 agosto 2016.

È di tutta evidenza che molte graduatorie (se non tutte) a quella data potrebbero non essere ancora pronte. In quel caso cosa si farà?

Si attingerà dalle GAE (beninteso per le sole classi di concorso che non risultino esaurite) per la copertura di tutti i posti disponibili (anziché sul 50%) dei posti. E le nomine in ruolo dal concorso si faranno dall’anno dopo sulla totalità dei posti disponibili.