Sanzioni leggere per le maestre bolognesi del 10 politico

La questione del 10 generalizzato a tutti gli alunni di una scuola elementare bolognese per protesta contro l’introduzione, per legge, del voto in decimi si conclude in modo meno dirompente del previsto.

Nel febbraio scorso, alla fine del primo quadrimestre, vi era stata la clamorosa protesta di alcune maestre che avevano boicottato la legge 169/2008, voluta dal ministro Gelmini sull’introduzione del voto in decimi, adottando una valutazione “disubbidiente”, sotto forma di dieci in tutte le discipline di studio per tutti gli scolari.

Il ministro stesso aveva chiesto provvedimenti disciplinari e le maestre erano state sottoposte ad  visite ispettive che avevano fatto pensare a provvedimenti duri, senza sconti.

Alla fine ha prevalso la ragionevolezza e non vi sono state punizioni esemplari come qualcuno aveva richiesto.

Le maestre del dieci “politico” della scuola elementare di Longhena (Bologna) hanno avuto solamente rimproveri scritti e censure, evitando provvedimenti disciplinari veri e propri, come, ad esempio, la sospensione dal servizio o la riduzione dello stipendio.

Il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Bologna ha inviato a 24 maestre un richiamo scritto, mentre ad altre tre ha comminato la censura per avere preso parte ad iniziative pubbliche di difesa del loro operato.