RSU. La Cisl-scuola cerca il sorpasso, l’Anief l’ingresso nell’olimpo sindacale

Da quando nel comparto scuola sono arrivate nel 2000 le RSU, la parte del leone nelle tre consultazioni elettorali che si sono tenute l’hanno sempre fatta i cinque sindacati “rappresentativi”, lasciando a distanza tutti gli altri sindacati minori.

Dalle ultime elezioni tenutesi nel 2006 sono passati quasi sei anni, un periodo non breve durante il quale le vicende politiche e sindacali si sono incrociate con alterni effetti.

Anche la categoria è cambiata perché rispetto ai 1.135.195 elettori del 2006, tra pensionamenti, immissioni in ruolo e nuovo personale con contratto a tempo determinato, circa il 15% del personale è cambiato.

La Cgil-scuola, che ha conosciuto il maggior successo nel 2003 ottenendo il 32,5% dei consensi (6 punti in percentuale in più rispetto al 2000), ha avuto una flessione di 1,6 punti in percentuale nel 2006, conservando comunque il primato delle liste più votate.

La Cisl-scuola, in questi anni sempre seconda (prima però per numeri di iscritti), ha visto aumentare gradualmente il livello dei consensi nelle varie elezioni, portandosi nel 2006 a sei punti di distanza dalla Cgil-scuola. Difficile, ma non impossibile, il raggiungimento o il sorpasso: sarà interessante vedere se la categoria vorrà premiare o punire, più di quanto sia avvenuto in precedenza, la linea di apertura e di mediazione del sindacato di Scrima attuata in questi anni anche in forte disaccordo con la Cgil-scuola.

I sette punti e più che dividevano nel 2000 la Uil-scuola dallo Snals si sono ridotti a 2,5 punti nel 2006. Ci sarà il sorpasso?

La Gilda, dopo il notevole successo iniziale, ha avuto una flessione assestandosi poco sopra il 5%, livello di sopravvivenza minima. Dovrà difendere la posizione, perché da dietro incalzano nuove forze sindacali e associative.

Lontani dal livello minimo di sopravvivenza del 5%, i Cobas e i sindacati di base difficilmente riusciranno a migliorare.

L’incognita elettorale è, invece, rappresentata dalle liste Anief. L’Associazione di Pacifico ha condotto una campagna elettorale senza esclusione di colpi e con notevole dispendio di risorse puntando decisamente a raggiungere il livello del 5% con la speranza di entrare tra gli “eletti”, cioè tra i sindacati rappresentativi che hanno diritto di partecipare alla contrattazione nazionale e di ottenere distacchi sindacali.