Rivoluzione organizzativa/14. Le ‘eredità’ delle istituzioni soppresse…

La chiusura delle 3.318 istituzioni scolastiche accorpate e smembrate in nuovi istituti comprensivi comporterà una “eredità” di bilanci e di beni patrimoniali che dovranno passare ai nuovi istituti che subentrano.

Poiché i bilanci delle istituzioni scolastiche, come ogni amministrazione pubblica, sono previsti per l’esercizio finanziario da gennaio a dicembre, con la chiusura delle istituzioni all’inizio del nuovo anno scolastico, vi sarà una quota di bilancio (da settembre a dicembre) da gestire a carico delle istituzioni subentranti, con possibili residui anche per l’esercizio successivo.

I beni patrimoniali in carico alle istituzioni scolastiche che verranno soppresse dovranno passare in carico alle istituzioni subentranti con variazioni dei registri inventariali.

Sarà un lavoro complesso che impegnerà, da una parte, nello scorcio finale dell’anno scolastico i Dsga e le segreterie delle istituzioni destinate alla soppressione e, dall’altra, impegnerà i Dsga e le segreterie delle istituzioni subentranti.

Analogamente, avverrà anche per le istituzioni scolastiche che verranno soppresse per il nuovo dimensionamento e per quelle che ne riceveranno l’eredità per intero o parziale.

Vi sarà quindi per tutti il formale passaggio di consegne.

Poiché mediamente le dotazioni degli uffici di segreteria e presidenza nel 1° ciclo hanno un valore di circa 32mila euro e che le dotazioni delle attrezzature didattiche delle istituzioni scolastiche del 1° ciclo hanno un valore medio di 86mila euro, si può stimare che il passaggio di consegna dei beni riguarderà un valore patrimoniale di circa 135 milioni di euro.

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