Ritorno a scuola, priorità didattica in presenza e vaccini. Presto il nuovo Piano Scuola. La nota del MI

Green pass sì, green pass no, obbligo vaccinale sì, obbligo vaccinale no. Mentre in queste ore si discute sulle misure da prendere in vista del ritorno a scuola di settembre, e mentre la situazione pandemica sembra peggiorare di giorno in giorno a causa dell’avanzare della variante Delta, il Ministero dell’istruzione pubblica un nota per le scuole di accompagnamento all’ultimo parere del Comitato Tecnico Scientifico. Obiettivo: fare in modo di realizzare le condizioni atte ad assicurare la didattica in presenza a scuola, nelle aule, nei laboratori, nelle mense, nelle palestre, negli spazi di servizio, nei cortili e nei giardini all’aperto, in ogni altro ambiente scolastico. Di seguito alcuni punti fondamentali.

Ritorno a scuola. Priorità: la didattica in presenza

Il CTS considera prioritaria la completa ripresa della didattica in presenza. La Scuola, in quanto comunità educante, è ben consapevole di tale necessità, per questo nella nota si legge che è necessario continuare ad adoperarsi a tutti i livelli per consentire, sin dall’inizio dell’anno, lo svolgimento in sicurezza delle lezioni in presenza e per evitare per quanto possibile, nell’auspicio di una prossima uscita dalla fase emergenziale, il ricorso alla didattica a distanza.

Ritorno a scuola. Obiettivo è estendere la copertura vaccinale nelle scuole

A parere del CTS, il rapido completamento della campagna di vaccinazione del personale della scuola (docente e non docente), come pure degli studenti a partire dai 12 anni, rappresenta lo strumento principale per consentire l’ordinario svolgimento in presenza delle attività didattiche. In particolare, appare eticamente doverosa la vaccinazione del personale scolastico.

Il Comitato ritiene che debbano essere fatti tutti gli sforzi per raggiungere e mantenere una copertura vaccinale ottimale attraverso l’adesione consapevole e non escludendo l’obbligatorietà in casi di emergenza, soprattutto per gruppi professionali maggiormente esposti all’infezione e alla trasmissione della stessa. Il Ministero sottolinea che occorre dunque il massimo sforzo della comunità scolastica per accrescere rapidamente detta percentuale, condizione prima per la ripartenza in sicurezza del prossimo anno scolastico. Analogamente vale per gli studenti dai 12 anni in su, la cui copertura vaccinale consentirebbe, oltre alla presenza in sicurezza a scuola, anche la possibilità di fruire di ulteriori opportunità educative e formative, limitate se non compromesse dalla pandemia.

É perciò necessario, secondo il MI, che la comunità scolastica, continuando a promuovere la conoscenza ed il rispetto delle regole anti-COVID, nel quadro dei propri compiti istituzionali, operi per far comprendere il valore della vaccinazione, sia ai fini della prevenzione del contagio e della tutela della salute (soprattutto dei soggetti più fragili), sia quale misura per la ripresa della normale vita scolastica e con essa della vita sociale del Paese.

Ritorno a scuola. Distanziamento (Iaddove possibile) e dispositivi di protezione personale

Il CTS raccomanda “laddove possibile in termini di condizioni strutturali-logistiche esistenti nei presìdi scolastici, pagando attenzione a evitare di penalizzare la didattica in presenza, di mantenere il distanziamento interpersonale in posizione seduta”. Il distanziamento, quindi, continua a costituire misura prioritaria di sicurezza. L’impossibilità di mantenere i necessari distanziamenti nelle aule, precisa però il Ministero dell’Istruzione, non determinerà però l’automatica interruzione della didattica in presenza quanto, piuttosto, esigerà l’adozione delle altre misure, ormai ben note, di prevenzione del contagio, incluso l’obbligo di indossare mascherine chirurgiche nei locali chiusi.

Nella prospettiva della ripresa in presenza delle attività, ferma la tutela della riservatezza, il CTS raccomanda di assicurare l’osservanza dell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie aeree in particolare per le persone non vaccinate e di garantire la tutela degli studenti le cui condizioni patologiche, pur consentendo la frequenza scolastica, li espongano a maggiori rischi associati al contagio da Covid-19.

Ritorno a scuola. Organizzare ingressi e uscite da scuola e rispettare le regole

Permane lo scrupoloso rispetto delle ben note regole di distanziamento, pulizia degli ambienti, lavaggio delle mani, ordinati ingressi e uscite da scuola, astensione dalla frequenza di personale scolastico e studenti con sintomi febbrili o in quarantena, limitazione e controllo negli accessi di personale estraneo.

Ritorno a scuola. Non sono necessari tracciamento e screening

In vista della ripresa della frequenza scolastica, il CTS non valuta al momento utili test diagnostici preliminari all’accesso a scuola ovvero in ambito scolastico. Rimangono comunque confermate le ordinarie procedure di trattamento di sospetti casi positivi da gestire, come di consueto, in collaborazione con le autorità sanitarie territorialmente competenti.

Leggi la nota integrale del Ministero dell’Istruzione

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