Ritorno a scuola e classi pollaio. Bianchi: ‘Visto il rapporto di Tuttoscuola. Risorse mirate per risolvere il problema’

Sono 14mila le classi sovraffollate sul territorio nazionale, 400mila gli alunni che si trovano in questa situazione. Si tratta solo di alcuni dei dati emersi dal dossier di Tuttoscuola “CLASSI POLLAIO, ora basta!” ripreso su L’Espresso di domenica scorsa. Un problema che continua a ripresentarsi e che è sempre più preoccupante in tempi di pandemia. Intanto il prossimo 13 settembre circa 8milioni di ragazzi torneranno a sedersi sui banchi di scuola e ci si chiede se, tra tamponi, green pass, e capienza dei mezzi di trasporto all’80%, intanto la cosa da fare per tornare in sicurezza non fosse eliminare le classi pollaio. “I numeri che noi abbiamo sulle classi sovraffollate, sopra i 27 alunni, sono il 2,8%, concentrate nelle grandi periferie urbane. In questo periodo abbiamo concentrato tutte le risorse per la risoluzione di questi problemi”, dichiara il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel corso di un’intervista a”In onda”, su La7, commentando i dati del report di Tuttoscuola.

Guarda l’intervento del ministro Bianchi a “In Onda”

“Ben 400 milioni sono stati investiti per il personale aggiuntivo, come primo parametro per affrontare le classi pollaio – spiega Bianchi -. Abbiamo poi dato 22,5 milioni specificatamente per risolvere questo problema. E soprattutto abbiamo messo questo tema al centro di un’attenzione anche degli enti locali, che sono proprietari degli edifici scolastici. E’ il tema fondamentale del PNRR. Il nostro problema sono i piccoli comuni, che assisteremo”. 

Il Ministro quindi ribadisce tutto il lavoro fatto per riportare gli alunni in classe e in sicurezza, già dallo scorso anno scolastico: “In Primavera abbiamo deciso di tenere tutti i bambini a scuola, dopo Pasqua abbiamo riportato tutti gli altri. Abbiamo permesso di sostenere gli esami in presenza. In estate abbiamo dato una parte di risorse a tutti per permettere di stare scuola. Per la prima volta tutti i docenti sono in cattedra con l’avvio dell’anno scolastico”. 

Quindi parla del ritorno sui banchi del prossimo 13 settembre: “Quello che dovrà fare ogni famiglia è avere fiducia nella scuola. Dovrà misurare la temperatura, portare i bambini a scuola, troverà presidi e tutti i docenti in cattedra. La piattaforma per il controllo del green pass è pronta dallo scorso 4 settembre, è servito del tempo per il collaudo.  Dal 13 settembre sarà operativa. Il preside vedrà prima la lista di chi è presente, una lampadina rossa e una verde indicheranno chi potrà entrare a scuola”. 

Come funzionerà nello specifico la piattaforma per il controllo del green pass del personale scolastico? “Il preside al mattino accenderà il computer – spiega il Ministro – ed entrando nella piattaforma, dovrà inserire il codice identificativo della propria scuola. Dovrà poi inserire il proprio codice identificativo e a quel punto avrà accesso a una schermata che gli mostrerà il personale scolastico presente quel dato giorno a scuola con accanto la lampadina rossa o verde, in base alla validità del green pass”.

Tra i nodi da sciogliere in vista del ritorno a scuola c’è poi quello della mascherina in classe. Si potrà davvero abbassare lì dove tutta la classe sarà vaccinata, come annunciato nei giorni scorsi dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e dallo stesso Bianchi? “Ci sono delle deroghe che stiamo individuando lì dove sono tutti vaccinati – chiarisce il ministro dell’Istruzione – . E’ una direzione di marcia”. 

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