Ritorno a scuola: domande e risposte. Le FAQ dell’USR Lazio

Ritorno a scuola, una data, quella del 14 settembre, e tante domande. L’USR Lazio con lo scopo di fare chiarezza sull’avvio del nuovo anno scolastico, risponde allora alle domande più comuni in una nota. Riportiamo quindi di seguito le FAQ relative al ritorno a scuola.

1. Quando riceverò notizie certe sull’entità dell’incremento di organico, sia docente sia ATA, per affrontare l’emergenza epidemiologica?

Presto. Le prime risorse sono già state stanziate, ben 977,6 milioni di euro con gli articoli 231- bis e 235 del decreto-legge n. 34 del 2020, e sono in corso di riparto tra gli Uffici scolastici regionali. A mia volta, provvederò immediatamente dopo a ripartirle tra le scuole. Col prossimo decreto-legge cd. “scostamento” il Governo e il Ministero hanno in programma di stanziare ulteriori risorse, che si tradurranno in un incremento di organico per le scuole del Lazio entro la seconda metà di agosto.

2. (Scuola del primo ciclo) Quanti posti aggiuntivi, di docenti e di ATA, riceverò per affrontare l’emergenza epidemiologica?

Tutti, o quasi, quelli chiesti. Non è ancora possibile essere più precisi, perché (cfr. FAQ precedente) le risorse già stanziate sono, proprio in questi giorni, in corso di riparto, mentre per quelle in corso di stanziamento occorrerà attendere la pubblicazione del relativo decreto-legge nonché il perfezionamento dei decreti attuativi. Tuttavia, vista l’entità complessiva delle risorse stanziate dal Governo e dal Ministero, ben due miliardi di euro, è presumibile che sarà possibile soddisfare integralmente il fabbisogno della scuola dell’infanzia e primaria e, almeno in parte, quello della scuola secondaria di primo grado. L’assegnazione avverrà in due tranche: una più immediata, in attuazione del decreto legge n. 34 del 2020, e una entro agosto, grazie all’ulteriore stanziamento assicurato dal Governo col prossimo decreto-legge.

3. (Scuola del secondo ciclo) Quanti posti aggiuntivi, di docenti e di ATA, riceverò per affrontare l’emergenza epidemiologica?

Saranno assegnati posti in più di collaboratore scolastico. Non è ancora possibile dare ulteriori garanzie sull’entità precisa dei posti, in particolare con riguardo ai docenti, perché (cfr. prima FAQ) le risorse già stanziate sono, proprio in questi giorni, in corso di riparto, mentre per quelle in corso di stanziamento occorrerà attendere la pubblicazione del relativo decreto-legge nonché il perfezionamento dei decreti attuativi. Le risorse stanziate dal Governo sono ingenti, circa due miliardi di euro solo per il personale, oltre ad altre risorse per il funzionamento e per gli enti locali. In attesa dei relativi riparti, non è però possibile dare assicurazioni in merito al numero di posti aggiuntivi che sarà possibile assicurare alla scuola secondaria, considerato che ritengo opportuno dare priorità alla scuola del primo ciclo e, quindi, ai bambini e ragazzi più piccoli. Naturalmente, il diritto all’istruzione e la piena realizzazione delle indicazioni nazionali saranno garantiti, in ogni caso, a tutti. Nel caso della scuola del secondo ciclo, ciò vverrà anche attraverso il ricorso agli strumenti di flessibilità richiamati dalle linee guida ministeriali.

4. Le misure di prevenzione del rischio epidemiologico sono particolarmente costose (intensificazione delle pulizie, incremento della banda passante per la connessione a internet, ecc.) Posso chiedere alle famiglie un contributo?

No. Il Governo ha stanziato ingenti risorse per incrementare il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, e altre ne saranno stanziate in futuro. Perciò, si raccomanda di non chiedere contributi finalizzati alla gestione dell’emergenza epidemiologica.

5. L’organizzazione degli spazi, nel rispetto delle prescrizioni del Comitato tecnico scientifico, è particolarmente gravosa, e lo è ancora di più se occorre rivederla in conseguenza di eventuali nuove iscrizioni. Posso rifiutare le richieste di nuove iscrizioni che dovessero giungere ora, poco tempo prima dell’inizio del prossimo anno scolastico?

Non senza aiutare concretamente la famiglia a trovare un’altra scuola che accolga certamente l’iscrizione. L’emergenza epidemiologica non muta il quadro legislativo e normativo che riguarda le iscrizioni. In particolare, rimane prioritaria l’esigenza di garantire il diritto all’istruzione, poiché di rango costituzionale. Perciò, tutte le scuole dovranno accettare le iscrizioni anche tardive quando un rifiuto
comporterebbe la negazione del diritto all’istruzione, ad es. nel caso in cui la famiglia si sia trasferita o nel caso di rientri dalle scuole paritarie, motivati da difficoltà economiche. In alternativa, dovranno aiutare la famiglia interessata a trovare un’altra sistemazione consona. In nessun caso dovrà accadere che uno studente rimanga senza la sua scuola. A tal fine, spetterà al dirigente adoperarsi per superare tempestivamente eventuali delibere ostative del Consiglio di istituto. Infatti, nessuna delibera può comportare la violazione di un diritto costituzionalmente garantito.