Ritorno a scuola: mancano ancora le modalità. Bianchi: ‘Le linee guida le farà il ministro’

“Le regole sanitarie sono troppo esondanti? Non lo so. È Miozzo (coordinatore del Comitato tecnico scientifico) il responsabile di tutti i presidi di contenimento dell’epidemia, le domande le dovete rivolgere a lui. A lui dovete domandare quante mascherine e quanto distanziamento nei vari scenari”. È quanto dichiarato da Patrizio Bianchi, presidente della task force istituita dal ministero dell’Istruzione, intervenuto oggi 9 giugno in audizione alla Camera sul rientro a scuola a settembre.

Rientro a scuola che sembra essere ancora in alto mare. Rispondendo infatti alle numerose domande, il professor Bianchi ha girato ad altri responsabili le questioni relative ai comportamenti di carattere sanitario e soprattutto di tipo finanziario. 

Le linee guida per il ritorno sui banchi? Ci dovrà pensare la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Alla domanda su chi dovrà prendere le decisioni finali sulle modalità organizzative del ritorno a scuola, infatti, il prof Bianchi ha dichiarato che a decidere dovrà essere “chi è stato eletto, io sono qui solo per una competenza tecnica di supporto di chi ha responsabilità: il governo e il Parlamento. Le linee guida le farà il ministro che poi si confronterà con voi”.

Per il ritorno a scuola a settembre si ragiona comunque sui possibili strumenti affidati alla autonomia delle istituzioni scolastiche per permettere l’avvio del nuovo anno tenendo conto dei vincoli di sicurezza, come:

– Adattamento del numero di alunni per classe in ragione degli spazi d’aula disponibili e dei distanziamenti previsti;
– rimodulazione dell’orario annuale obbligatorio;
– rimodulazione dell’unità oraria;
– Innovazione della didattica e valorizzazione degli attori educativi;
– impegno didattico dei docenti mediante il ricorso alle ore aggiuntive;
– ricorso agli spazi di flessibilità organizzativa del servizio scolastico;
– utilizzo innovativo e in gruppi di apprendimento dei device e delle nuove tecnologie;
– attivazione di gruppi di auto-aiuto tra studenti con individuazione di tutor fra pari;
– incremento spazi di apprendimento, interni oppure esterni agli edifici scolastici;
– riprogettazione dei percorsi per le competenze trasversali;
– rivisitazione dei nuclei essenziali delle discipline;
– innovazioni didattiche (flipped-classroom, coding, steam, più spazio al sapere scientifico)
– Ricorso a metodologie blended e ricorso a nuove tecnologie digitali di comunicazione
– valorizzazione dei nuclei integrativi delle discipline mediante l’istruzione non formale ed informale;
– valorizzazione del capitale sociale positivo espresso dal territorio (genitori, terzo settore, istituzioni pubbliche e private).

Intanto la ministra Azzolina su Facebook scrive: “Ho appena incontrato il professor Patrizio Bianchi e ho voluto ringraziare lui e tutto il Comitato di esperti per il lavoro che stanno portando avanti. Riapriremo le scuole a settembre e getteremo le basi per una scuola nuova”.