Ritorna il modello unico di pagella?

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 328 del 17 novembre scorso, ha sancito l’obbligo per la provincia autonoma di Bolzano di mantenere quell’emblema della Repubblica italiana sulle pagelle e sui certificati di diploma, che l’anno scorso una delibera di Giunta aveva pensato di cancellare.

Quella sentenza probabilmente non ha destato molto interesse, se non tra i diretti interessati, ma, se la si valuta in prospettiva potrebbe racchiudere conseguenze interessanti; inoltre contiene un altro effetto immediato che però, in questo caso, non ha nulla a che fare con l’emblema.

Andiamo con ordine. Gli effetti dell’emblema in prospettiva valgono per il federalismo scolastico, se e quando ci sarà. Anche se le Regioni dovessero acquisire una potestà legislativa in materia scolastica secondo prerogative autonome analoghe a quelle della provincia di Bolzano, l’emblema dello Stato repubblicano dovrà campeggiare sicuro sulle certificazioni scolastiche delle scuole pubbliche, senza pericolo che possa essere sostituito da un sole delle alpi qualsiasi.

Nell’immediato, invece, la Corte ha confermata una competenza dello Stato centrale in materia di pagelle scolastiche che da cinque anni risultava cancellata.

Ci riferiamo ai modelli di scheda (pagella) delle scuole medie che il decreto legislativo 59/2004 (riforma Moratti) ha rimesso alla competenza delle istituzioni scolastiche, abrogando l’articolo di legge (177 del Testo Unico), che affidava al ministero la competenza nella definizione del modelli.

La Corte ribadisce la permanente competenza del legislatore statale a determinare i principi in materia e “Non è dubbio che fra questi ultimi – precisa la sentenza – debba annoverarsi il potere del Ministro della pubblica istruzione … di stabilire «con suo decreto i modelli delle pagelle e di diplomi», potere più volte successivamente confermato da altre disposizioni normative che affidano, in modo esplicito od implicito, al medesimo Ministro il potere di determinare certificazioni ed attestazioni degli studi compiuti”.

A parte l’emblema della Repubblica, la Corte ha restituito in questo modo al Miur la competenza nel definire i modelli di scheda di valutazione che era stata assegnata alle scuole autonome.

Si ritornerà presto al modello unico uguale per tutti come era prima?