Riforma: pubblicati i trasferimenti dei prof delle superiori

Come annunciato all’inizio della settimana, quando si attendeva l’esito del ricorso per una possibile sospensiva degli organici da parte del Tar, sono stati pubblicati oggi, 23 luglio, i trasferimenti dei professori di scuola secondaria superiore.

Il Miur ha infatti annunciato che sono in linea i movimenti di trasferimento e di passaggio dei docenti della scuola secondaria di II grado, alla scadenza prevista.

Con questa operazione di mobilità, un altro tassello dell’attuazione della riforma delle superiori trova il suo posto nella complessa procedura di avvio del nuovo anno scolastico, rendendo pressoché impossibile un “fermate le macchine” come chiede l’opposizione.

Il rinvio della pubblicazione dal 19 al 23 luglio aveva una ragione molto forte, derivante dalla possibile sospensione da parte del Tar Lazio di tutti gli atti ministeriali finalizzati all’avvio della riforma delle superiori. E questo della mobilità era l’ultimo atto significativo, una specie di non ritorno, per iniziare l’avventura della riforma delle superiori.  

Se il 20 luglio vi fosse stata la sospensiva, con tutta probabilità questi trasferimenti non sarebbero mai stati pubblicati o, quanto meno, sarebbero stati pubblicati solo se e quando il Consiglio di Stato, invocato in soccorso dal Miur, avesse annullato la sospensiva del Tar.

La pubblicazione dei trasferimenti, tra l’altro, rende quasi inefficace un’altra ordinanza del Tar, quella ottenuta da un ricorso dello Snals per la mancata consultazione del CNPI relativamente al parere – obbligatorio ma non vincolante – sugli atti ministeriali relativi alle riduzioni di orario delle classi intermedie dei tecnici e dei professionali, disposte dai regolamenti di attuazione (dpr 87 e 88/2010).

Proprio in considerazione del fatto che, comunque, il parere che sarà espresso non vincola a tenerne conto, il Miur evidentemente ha ritenuto quel passaggio meramente formale e tale da non incidere sulle disposizioni di attuazione delle riduzioni di orario che hanno determinato anche riduzione di organico e conseguente mobilità di professori.