Riforma, per i gesuiti ‘presto e bene non stanno insieme’

La riforma della scuola ha tralasciato una riflessione fondamentale, quella “sul cosa e come educare“. Lo sottolinea Civiltà Cattolica, la rivista dei Gesuiti. “Oltre al tema delle assunzioni e della manutenzione degli istituti, la riforma avrebbe dovuto includere – scrive padre Francesco Occhetta – anche la riflessione sul cosa e come educare. Valga come insegnamento il detto popolare: ‘Presto e bene non stanno insieme’“.

Civiltà Cattolica critica anche il non avere incluso “i nuovi saperi“. Questo rischia “di penalizzare gli studenti che parlano già linguaggi diversi e usano tecniche di apprendimento veicolate dalle nuove tecnologie dell’informazione e dai social network. Di loro la riforma non tiene debito conto“.

Per la rivista dei Gesuiti “se l’attuazione della riforma riuscirà ad andare oltre le emergenze, anche le tensioni tra ‘poveri’ (insegnanti e studenti e tra scuola statale e scuole paritarie) troveranno un equilibrio“.

Civiltà Cattolica interviene anche sulla questione del rafforzamento dei poteri dei dirigenti scolastici sulla quale si sono concentrate le proteste dei sindacati. “Chi controllerà e certificherà il controllore? Saranno i risultati che i dirigenti si saranno autoassegnati con i rapporti di autovalutazione? Se così fosse, si ignorerebbero obiettivi qualificanti come quello della dispersione scolastica o dell’inclusione, ma anche della formazione di eccellenze o dell’integrazione“, conclude la rivista.