Riforma Moratti/2: autoconvocati e girotondini in piazza

Su una linea movimentista, diffidente verso l’ipotesi di mediazioni politiche e parlamentari che snaturino una viva opposizione al testo della legge Moratti, sembrano invece collocarsi gli autoconvocati della ex Commissione De Mauro, che si sono riuniti a Roma il 12 aprile, così come i girotondini che hanno circondato il Ministero di viale Trastevere e altre sedi istituzionali in altre città sabato 13 (c’è anche chi ha partecipato ad entrambe le iniziative, De Mauro in testa). Qual è il filo rosso che unisce le due iniziative? Esse hanno certamente in comune, come si è detto, lo scetticismo verso la via legislativa al cambiamento e la scelta di puntare sul rilancio del conflitto sociale e “dal basso”, a partire dalle scuole e dalle proposte elaborate dalla Commissione De Mauro: una linea di contrapposizione frontale alle proposte del governo e della maggioranza, e anche una presa di distanza da eventuali iniziative delle colombe della minoranza (pare che ce ne siano non poche, in area Margherita e SDI), non insensibili alle aperture del sen. Asciutti.
È in trincea anche l’ex ministro Berlinguer, che ha invitato i docenti ad avvalersi degli spazi consentiti dalla normativa sull’autonomia per costruire dal basso percorsi, processi e reti interscolastiche che contrastino “la destrutturazione della scuola pubblica” e “la paralisi provocata dalla destra”.