Riforma Moratti: verso un confronto serrato

Le prime reazioni al disegno di legge di riforma approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri dello scorso 14 marzo (vedi il numero speciale vedi 42 di TuttoscuolaNEWS) hanno confermato gli orientamenti e gli schieramenti già emersi dopo la pubblicazione del testo approvato in via preliminare il 1° febbraio: il centro-sinistra ha ribadito tutte le sue critiche, con particolare insistenza sulla questione dello sdoppiamento del ciclo secondario tra licei e percorsi di istruzione e formazione professionale, e sul fatto che gli studenti dovranno scegliere durante la terza media, cioè prima di aver compiuto i 14 anni. La maggioranza di governo ritiene al contrario di aver migliorato il disegno di legge soprattutto per quanto riguarda il rapporto con le Regioni, il cui consenso dovrà essere obbligatoriamente acquisito in sede di emanazione dei decreti legislativi relativi alla struttura dei percorsi di istruzione formazione professionale. Se sul versante dei rapporti istituzionali si è fatta maggiore chiarezza – probabilmente anche in vista dell’ulteriore revisione dell’art. 117 in senso più accentuatamente federalista – restano invece molti dubbi, condivisi anche da settori della maggioranza, sull’effettiva “pari dignità” dei due canali.