Riforma Moratti: prove di decreto attuativo

Negli ambienti parlamentari ci si prepara all’esame dello schema di decreto legislativo per il primo ciclo d’istruzione, approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri il 12 settembre scorso.
Potrebbe non essere un passaggio indolore per il testo del Governo. Tra i diversi temi che lo schema propone non ci sono solamente le questioni del tutor e del tempo pieno, dall’esito nient’affatto scontato, ma anche l’intenzione di attuare la riforma nella scuola primaria senza gradualità.

Infatti l’attuale testo dello schema di decreto, mentre prevede che nella scuola secondaria di I grado (ex-scuola media) la riforma venga attuata un anno per volta (la prima nel 2004-05, la seconda nel 2005-06 e così via), per la scuola primaria (ex-elementare) dovrebbero partire terza, quarta e quinta contemporaneamente. Se poi si considera che prima e seconda hanno avuto una partenza solo parziale quest’anno con inglese e informatica, sarà anche per loro il 2004-2005 l’anno vero e proprio di avvio.
In questo modo tutte le classi della primaria, dalla prima alla quinta, partirebbero contemporaneamente.

Perché questo trattamento differenziato tra primaria (tutto in un colpo) e secondaria (un anno alla volta)? Forse per scarsa considerazione per la scuola primaria e per sottovalutazione della continuità curricolare? Gli stessi alunni di quarta e di quinta rischierebbero in concreto la discontinuità tra contenuti disciplinari.

Negli ambienti parlamentari, tra le fila della maggioranza, c’è chi fa notare che non fu così negli anni ’90 con la riforma di ordinamento disposta dalla legge 148, che venne attuata con gradualità nel corso di un quinquennio. Facile prevedere che su questo schiacciamento della scuola primaria vi sarà battaglia, anche se gli spazi di intervento appaiono ristretti o addirittura inesistenti se si tiene conto, per quanto riguarda i nuovi libri di testo, della decisione assunta nell’ultimo incontro con gli editori di cominciare, con l’anno scolastico 2004/2005, con l’intero ciclo della scuola primaria e con il primo anno della scuola secondaria di primo grado.