Riforma: il cammino a ostacoli che attende il ministro Moratti

Ora c’è la legge. Manca la riforma. La concessione della delega al ministro da parte del Parlamento è solo l’inizio di un percorso che durerà alcuni anni, e che rischia di incontrare ostacoli a ogni curva. Capitò anche all’Ulivo che, dopo un lungo e travagliato iter parlamentare, varò la riforma dei cicli, ma non riuscì, in un anno e mezzo, a farla decollare.
Per il ministro Moratti questo è forse il momento più difficile: tradurre in norme di attuazione la riforma e farla camminare effettivamente non è cosa di poco conto. Ma il conto alla rovescia è cominciato: si dovrebbe partire già dal prossimo settembre con la scuola dell’infanzia e i primi due anni dell’elementare. Tra meno di 180 giorni quindi la nuova scuola dovrebbe essere realtà per oltre un milione di alunni, 100 mila docenti, in circa 8 mila scuole.
Quali le tappe per arrivare all’operatività della legge?
Sono almeno due i percorsi da battere: il piano finanziario (con ben 11 aree di intervento) e le norme attuative (decreti legislativi, regolamenti di attuazione e decreti ministeriali). Il perfezionamento delle norme richiede autorizzazioni e pareri da ottenere da parte di vari soggetti istituzionali (Conferenza unificata Stato-Regioni, Consiglio dei Ministri, Consiglio nazionale della pubblica istruzione, Commissioni parlamentari, Consiglio di Stato, Corte dei Conti, etc).
Vediamo in dettaglio l’agenda della riforma e le possibili insidie che il ministero dovrà fronteggiare. Tenendo presente che la legge approvata è di principio e le norme attuative della delega devono costruire l’”architettura” del nuovo sistema di istruzione e formazione. La parte tecnica relativa ai contenuti, ai nuovi curricoli, ai nuovi orari di lezione, al portfolio, ai laboratori, etc, rappresenterà invece un ulteriore fronte di intervento, sul quale il ministero dell’istruzione ha già diffuso dei documenti (le “indicazioni nazionali” per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado). La partita insomma è solo alle prime battute, e molti sono i nodi ancora da sciogliere.