Riforma: esce la miniguida per gli insegnanti

È in linea sul sito del MIUR (www.istruzione.it) la “guida alla riforma” per dirigenti scolastici e insegnanti. Si intitola “Una scuola per crescere – Ragioni e sfide del cambiamento”. L’impostazione è la stessa utilizzata per il fascicolo destinato alle famiglie, diffuso poche settimane fa: si tratta di una lettura sistematica del testo del disegno di legge Moratti, facilitata da evidenziazioni e brevi commenti, ed integrata da una serie di schede informative.
C’è da prevedere che non mancheranno, anche in questo caso, le polemiche che hanno accolto l’uscita della pubblicazione destinata alle famiglie, visto che la legge è ancora all’inizio del suo iter parlamentare, e potrebbe subire modifiche più o meno rilevanti. Ma il ministro Moratti ne fa un problema di corretta informazione e di “dialogo con tutti i protagonisti della scuola”, come scrive nella presentazione.
L’opuscolo fornisce utili indicazioni di contesto (la riforma nel quadro della nuova Costituzione, il sistema scolastico in evoluzione, la comparazione europea) e chiarimenti sul disegno di legge delega ministeriale.
Tra i dati comparativi offerti ce n’è uno di notevole attualità: riguarda le retribuzioni dei docenti italiani rispetto a quelle dei colleghi dei Paesi dell’Ocse e dell’Unione europea.
Nella comparazione degli stipendi il MIUR ha messo in evidenza non solo i valori assoluti (che sono complessivamente a sfavore dei docenti italiani), ma anche – forse con un po’ di provocazione verso le rivendicazioni sindacali di questi giorni – quelli orari.
E proprio nella retribuzione rapportata ad ore di lavoro (Retribuzione oraria degli insegnanti) gli insegnanti italiani non sono sempre gli ultimi della classe. Che è come dire che, se si punta ad aumentare il valore assoluto degli stipendi, occorrerà anche mettere mano agli orari di servizio, soprattutto dei docenti della scuola media.