Riforma della secondaria/7. Gli impatti sul territorio

Il fatto che si pensi ad un differimento a marzo 2010 del termine finale delle iscrizioni per allungare il margine di tempo necessario per la definizione dei regolamenti può anche essere visto positivamente, ma non risolve il problema della sproporzione tra la complessità della riforma da concretizzare nei contesti territoriali e i tempi disponibili per il dimensionamento della rete scolastica che ha un indicatore di tempo già definito (31 dicembre di ogni anno) per le Regioni e le autonomie locali.

La definizione e l’attuazione dei regolamenti non può, tuttavia, essere effettuata in tempi brevi perché comportando in primo luogo una riorganizzazione dell’offerta formativa, con nuove aggregazioni di indirizzi di istruzione tecnica e di istruzione professionale, nella quasi totalità non coerenti con l’attuale offerta formativa delle istituzioni scolastiche, necessita di ampia concertazione nel territorio sulla base di linee guida regionali. Le Regioni, avendo la consapevolezza  che c’è bisogno di un lavoro forte, difficile ma necessario, manifestano forte preoccupazione ed avvertono l’esigenza non procrastinabile di capire quali saranno gli scenari d’impatto dei nuovi percorsi sul territorio.

Questo scenario non definito, inoltre, rende difficoltoso se non impossibile il perfezionamento di strumenti e pubblicazioni per informare in modo più efficace gli operatori della scuola, le famiglie, gli studenti, le parti interessate, la società civile.

La complessità dei problemi e delle sfide che la riforma legislativa ha di fronte a sé esige pacati confronti e disponibilità ben maggiori per lanciare un accordo operativo il cui successo dipende da due elementi chiave: il primo è che tutti i soggetti istituzionali coinvolti (stato, regioni ed autonomie locali) adottino una serie di iniziative tese a favorire la conoscenza e la comprensione dei compiti e delle politiche, avendo ferma la volontà di tradurle in pratica operativa; il secondo è che tutti debbono prendersi la propria parte di responsabilità, tenendo fede agli impegni assunti.

Una sfida di non poco conto che merita però di essere accettata.