Rientro in classe, ‘Quale scuola riaprirà tra poche ore?’. Il messaggio dell’USR Piemonte

Pubblichiamo di seguito il messaggio del direttore generale dell’USR Piemonte, Fabrizio Manca, in vista del ritorno a scuola di lunedì, 14 settembre.

Il 14 settembre riprende regolarmente l’attività didattica nelle nostre scuole, tutti in presenza e nel rispetto delle misure di precauzione e prevenzione che consentono di contenere il contagio del virus da Sars-Cov-2. Un risultato che abbiamo raggiunto grazie all’encomiabile lavoro organizzativo condotto senza sosta  durante l’estate da dirigenti scolastici, docenti e personale ATA, con il coinvolgimento delle famiglie degli studenti e la collaborazione attiva degli Enti Locali, delle parti sociali e di tutti i soggetti della società civile.

C’è stata una vera e propria gara di solidarietà per il bene comune, la scuola appunto, concretizzatasi nell’assunzione di una responsabilità collettiva a garanzia di un interesse fondamentale del Paese, la tutela del diritto all’istruzione per tutti e per ciascuno.

A loro va la nostra gratitudine e sincera riconoscenza nella consapevolezza che dovremo continuare a rinnovare l’impegno e a indirizzare tutte le nostre energie affinchè la scuola, anche nell’ipotesi di recrudescenza della pandemia, continui a rimanere sempre aperta.

I genitori, e in generale l’opinione pubblica, si chiedono quale scuola riaprirà di qui a poche ore, quella che abbiamo conosciuto fino a ieri e che fedele alla tradizione dell’ultimo secolo è rimasta nel tempo sostanzialmente uguale a se stessa, oppure una scuola diversa, nuova nella organizzazione e nella metodologia didattica, capace di preparare le giovani generazioni alle sfide della modernità?

Ecco questo a nostro avviso è il punto centrale del dibattito pubblico, perché riteniamo che non basti imparare a convivere con il Covid, ma che vi sia anche la necessità assoluta di alzare lo sguardo oltre  l’emergenza sanitaria e di costruire il futuro dell’Italia attraverso l’istruzione e la formazione inclusiva del suo capitale umano.

Noi crediamo nel progetto di rilancio della scuola e mobiliteremo tutte le risorse culturali della nostra comunità per costruire insieme agli attori principali del servizio formativo una visione di medio lungo periodo che costituisca la cornice di riferimento dell’innovazione.

Ai nostri studenti, alle loro famiglie e a tutti gli operatori chiediamo di darci fiducia e di non avere indugio a ‘morderci la coda’  per sollecitare la piena assunzione delle nostre responsabilità.

Buon anno scolastico“.