Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Rientra in classe la studentessa pachistana ‘troppo bella’

È tornata in classe la ragazza pakistana di 19 anni che per alcuni giorni era stata tenuta a casa dai famigliari perché “troppo bella”. La giovane è stata accompagnata a scuola, un istituto professionale di Brescia, dove frequenta il primo anno, dal console pachistano di Milano, dai rappresentanti di un’associazione pakistana e da Silvia Spera della Cgil di Brescia.

La vicenda della studentessa era stata ripresa dai media a seguito della lettera inviata da un insegnante a un quotidiano locale: il professore aveva scritto di temere “che facesse la fine di Hina Saleem”, la ragazza anche lei pakistana uccisa in Italia dai parenti come punizione per non volersi adeguare agli usi tradizionali della cultura d’origine.

La fine dell’assenza giunge dopo alcuni giorni di trattative con la famiglia per fare tornare a scuola la ragazza. Ha minimizzato l’accaduto il console pachistano di Milano: “Su questa vicenda c’è stata troppa enfasi. Si tratta di un caso che non ha nulla a che fare con quello di Hina Saleem. La ragazza è stata educata bene, secondo il Corano, che tutela le donne e i loro diritti”. In passato, la giovane era stata bocciata, anche per le troppe assenze.

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