È durata poche ore la polemica suscitata, sembra in buona fede, dalla decisione del dirigente scolastico di un istituto padovano di richiedere il permesso di soggiorno ad otto studenti stranieri frequentanti il suo istituto e prossimi all’esame di maturità 2009.

L’errore sarebbe stato originato da un delegato del ministero dell’Interno presente in istituto nei giorni scorsi che avrebbe richiamato la preside al rispetto delle norme sui permessi di soggiorno anche nei confronti degli studenti interni all’istituto.

L’intervento del direttore generale dell’ufficio scolastico regionale del Veneto, Carmela Palombo, ha fatto rientrare (?) quello che sembra essere l’inizio di un’altra polemica sugli stranieri simile a quella del cambio di titolazione della scuola Pisacane di Roma.

La Palombo ha dichiarato illegittima la circolare interna della scuola (un errore molto banale, ma molto grave) che chiedeva perentoriamente l’esibizione del permesso di soggiorno, precisando anche che “i ragazzi interni alla scuola, così come sono stati ammessi alla frequenza delle lezioni, così devono essere posti nelle condizioni di concludere gli studi“.

“Sarebbe bizzarro – conclude il direttore generale veneto – che consentissimo agli studenti stranieri di seguire il percorso formativo e poi, sul più bello, ne assoggettassimo la conclusione ad un documento“.