Riduzione degli organici: il "vedo" dei sindacati

Dopo il primo incontro dell’8 gennaio scorso nel quale il Ministero della PI ha fornito ai sindacati di categoria i primi elementi per l’applicazione delle norme della Finanziaria che prevedono la riduzione del numero delle classi (e del personale), il 16 gennaio si tiene il secondo incontro, non più interlocutorio, nel corso del quale dovrebbe uscire la quantificazione delle riduzioni di organico.

Nei giorni scorsi vi è stato anche un confronto con il dicastero dell’economia per concordare probabilmente i criteri e le procedure di “taglio”.

Nell’incontro a viale Trastevere i sindacati si sono dichiarati, ovviamente, contrari alla Finanziaria che prevede la drastica razionalizzazione della spesa per l’istruzione, non lasciandosi commuovere dalla precisazione ministeriale, secondo cui i calcoli della Finanziaria che prevedono la riduzione di oltre 19 mila posti di docente sono stati sovrastimati per circa cinquemila unità, riducendo a circa 14 mila i posti da cancellare.

Se il calcolo è sbagliato sul numero delle classi da chiudere (7.682, secondo i calcoli ufficiali della Finanziaria), dovrebbe esserci anche un taglio più contenuto dell’organico del personale Ata (che la Finanziaria ha fissato in 7.050 unità).

Se questo errore di stima – quantificabile in circa 190 milioni di euro – verrà validato dal ministero dell’Economia, sarà in corrispondenza minore il risparmio coatto definito in Finanziaria (1.402,20 milioni di euro), abbassando la soglia che farà scattare la clausola di salvaguardia che vincola il ministero dell’istruzione ad assicurare, anche con tagli al proprio bilancio, i risparmi previsti.