Riapertura delle scuole, Rezza: ‘Dipenderà da dinamiche epidemiche nei territori. Per ora bambini non previsti da campagna vaccinale’

Sulla riapertura delle scuole molto dipenderà dalle dinamiche epidemiche negli specifici territori. Se dicessimo sin da ora che in tutta in Italia non c’è nessun problema, diremmo una cosa che andrebbe verificata”. E’ quanto dichiarato da Gianni Rezza, direttore della prevenzione del Ministero della Salute, intervenendo al Forum Risk Management di Arezzo. “Non ho posizioni pregiudiziali – ha aggiunto -, ma devo valutare giorno dopo giorno le dinamiche, perché rimettere in moto contemporaneamente molto attività può essere rischioso”. Quindi, conclude, bisogna procedere “a piccoli passi e permettersi determinate riaperture dove è possibile, valutando caso per caso”.

Questo perché ci sarebbe “La tendenza a un’inversione in atto, l’Rt tende a non scendere più – ha detto Rezza – dobbiamo avere atteggiamenti previdenti per evitare che l’epidemia riparta durante la campagna vaccinale: questo è un rischio da scongiurare. Nelle scorse settimane – ha aggiunto – abbiamo visto una tendenza positiva, ma ora abbiamo un numero di decessi ancora alto, siamo sopra-soglia per i posti occupati in area medica e intensiva. Non stanno più scendendo l’Rt e l’incidenza. In questa situazione si impone prudenza”.

Per ora non è previsto l’inserimento dei bimbi nella campagna vaccinale – ha sottolineato. E questo per diversi motivi: non mi risultano ci siano sperimentazioni su bambini. Inoltre sono meno suscettibili al Sars-Cov-2 e più raramente hanno sintomi e malattia gravi. Terzo non sono stati identificati come popolazione che sostiene la trasmissione dell’infezione nella comunità”.