Restituzione futura ai docenti degli scatti congelati?

Uno scatto di anzianità per il passaggio di gradone nella scuola può valere fino a 2.987,26 di euro lordi all’anno, pari ad un aumento mensile lordo di 248,94 euro. È questa la situazione che si verifica per il passaggio di posizione stipendiale di un prof. delle superiori con una anzianità di carriera di 20 anni. Mediamente tra i docenti il valore medio dello scatto (ogni sei anni) sfiora i duemila euro all’anno, pari a quasi 180 euro lordi al mese.

Il valore dello scatto di anzianità è determinato dal differenziale annuo di posizione stipendiale previsto dal Contratto nazionale attuale del comparto scuola.

La metà circa della categoria, secondo quanto previsto dalla manovra finanziaria, avrà congelato lo scatto di anzianità che, come prevede il testo ufficioso del decreto legge, avrà soltanto valore giuridico, che è come dire che l’anzianità di carriera non si fermerà ma avrà il buco della non corresponsione economica dei periodi compresi nel triennio 2011-2013.

Anche gli altri dipendenti pubblici avranno il blocco degli scatti di anzianità, ma non avranno i danni del personale della scuola perché per loro, di norma, gli scatti sono biennali e, quindi, di valore economico molto più contenuto.

Proprio per questa ragione, a quanto riferiscono alcuni quotidiani nazionali, l’insistenza sindacale (soprattutto della Cisl) a favore degli insegnanti avrebbe ottenuto ascolto all’ultima ora presso il Governo. Sarebbe previsto “Un emendamento o forse un ordine del giorno – scrive il Corriere della Sera – che impegni il governo a recuperare alla fine del 2013 gli scatti sessennali che dovessero essere perduti per effetto del decreto e che per gli insegnanti sono l’unica forma di progressione della carriera”.

È tutto, dunque, da verificare sul testo definitivo del decreto questo recupero dell’ultimo momento, anche se sembra difficile che si possa ipotizzare una specie di corresponsione ritardata (una sorta di arretrato) per i mancati passaggi di gradone. Vedremo.