Reggio Emilia la provincia più giovane, Carbonia-Iglesias la più vecchia

In base ai dati del bilancio demografico annuale dell’Istat che per il 2010 ha fatto registrare un aumento complessivo della popolazione ma un contestuale abbassamento dell’indice di natalità, si conferma la tendenza all’invecchiamento della popolazione italiana.

Ma se l’indice medio di natalità è di 9,27 nati ogni mille abitanti, in mezzo troviamo situazioni territoriali nettamente contrapposte con indici elevati che vanno oltre l’11 per mille e indici depressi che non raggiungono il 7 per mille.

Reggio Emilia, grazie probabilmente anche alla presenza straniera, ha raggiunto l’11,02 per mille di indice di natalità (nei cinque anni precedenti era sempre stata ai primissimi posti con indice superiore all’11 per mille). In base a tale indice è, dunque, attualmente la provincia più giovane.

All’opposto c’è Carbonia-Iglesias con il 6,91 (che comunque sta faticosamente risalendo da un indice che pochi anni fa era sotto di mezzo punto).

Fino a quattro-cinque anni fa il primato della provincia più giovane era detenuto da Napoli, scesa ora al 10,62 per mille contro l’11,50 del 2007. Con Napoli anche la Campania ha lasciato il primato della regione più giovane: era a 10,63 nati ogni mille abitanti nel 2007 ed è scesa al 9,98 nel 2010, lasciando il primo posto al Trentino Alto Adige, oggi attestato al 10,45.

In fondo a questa specie di graduatoria della giovinezza che condizionerà in futuro gli aspetti sociali e scolastici dei diversi territori, c’è la Liguria al 7,41, che da anni occupa le ultime posizioni con il Molise, la Basilicata e la Sardegna.

Nelle aree geografiche del paese, con il Nord Est al primo posto (indice al 9,44), oltre alle Isole scese al 9,16, la sorpresa è costituita dal Centro Italia che è sceso al 9,12.