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Rapporto Ue: in Europa Rom discriminati

Un rapporto dell’Agenzia per i Diritti Fondamentali della Ue (Fundamental Rights Agency – FRA) sostiene che nell’Unione Europea i Rom vivono in una situazione di esclusione e sono discriminati rispetto agli altri gruppi della popolazione. Con una popolazione oscillante tra i 10 ai 12 milioni di persone i Rom rappresentano la più grande minoranza presente in Europa.

Il rapporto ha preso in esame il caso di Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Spagna, concludendo che “Negli undici Stati membri della Ue studiati, dove vive la grande maggioranza di cittadini rom dell’unione, la situazione dei rom per quanto riguarda occupazione, educazione, casa e sanità è in media meno buona di quella dei cittadini non-rom”.

In questi Paesi, l’80% dei Rom vive in un conteso minacciato dalla povertà; meno di un terzo ha un lavoro regolare e solo il 15% ha un diploma di scuola secondaria superiore (contro il 70% dei non Rom).

“Le discriminazioni e il razzismo verso gli zingari persistono” ha detto il direttore del FRA Morten Kjaerum che ha invitato a “un’azione rapida e efficace” a favore dei Rom in particolare nel campo dell’istruzione che “é un elemento essenziale per liberare le loro potenzialità e dare ai giovani Rom le competenze di cui hanno bisogno per sottrarsi al circolo vizioso di discriminazione, esclusione e povertà“.

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