Rapporto finale: atto secondo

Mentre è in corso un ampio dibattito sul rapporto finale per le riforme dei cicli, la commissione ha messo a disposizione sul sito del Miur la documentazione raccolta nei contatti con le scuole e ha redatto un’organica comparazione commentata delle risposte fornite alle raccomandazioni del ministro da parte di associazioni, sindacati, enti di formazione e riviste di settore.
I singoli componenti della commissione presieduta dal professor Bertagna hanno curato le diverse sezioni della documentazione, commentandole e registrandone ogni apporto esterno, critico o favorevole, emerso.
Non si può non dare atto alla commissione del lavoro di trasparenza, di corretto ascolto e valorizzazione di tutti gli interventi. Un fatto nuovo nel suo genere per la democrazia della scuola. In particolare, per quanto riguarda le nove domande-raccomandazioni del ministro Moratti, le risposte venute dal mondo associativo, sindacale ed editoriale della scuola consentono di avere una visione di insieme, costruttiva e al tempo stessa critica, dei problemi più importanti in discussione.
I commissari non hanno certamente nascosto o ignorato le critiche (forti, ad esempio, quelle del bonus della scuola dell’infanzia) e, nel contempo, hanno registrato fedelmente suggerimenti e integrazioni. Sotto gli occhi di tutti.
Se gli Stati generali adotteranno lo stesso metodo di lavoro, nel rispetto delle proposte emerse, senza forzature di parte non condivise, quantomeno ne avrà guadagnato la democrazia. Se poi il merito delle scelte finali sarà di valore pari al metodo, ne guadagnerà la scuola.