Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Ragazzi rom in visita ai lager nazisti

”Ricordiamo che siamo tutti uguali, non esistono razze”. E’ il messaggio che l’ex deportato Piero Terracina ha voluto lasciare ai 230 studenti di 57 scuole superiori romane in visita, con il sindaco Walter Veltroni, al campo di sterminio di Auschwitz.

Terracina, dopo aver raccontato l’orrore del campo in cui fu deportato quando aveva 20 anni, si e’ soffermato, in particolare, sullo sterminio degli zingari approfittando della presenza, per la prima volta in questi viaggi della memoria, di due studenti rom.

”C’era una parte del campo, la sezione E – ha ricordato Terracina parlando ai ragazzi – dove vivevano famiglie al completo con bambini e vestiti con abiti normali, diversi dai nostri. Era il campo degli zingari, la sera facevano sempre musica. Per me erano persone felici rispetto a noi. La notte tra il 1 e il 2 agosto del 1944, sentii tanta confusione, le porte delle baracche che si aprivano e si chiudevano. Gente che chiamava e piangeva. Poi il silenzio. Alle 4,30 del mattino, al momento della sveglia, in quel campo non c’era piu’ nessuno. Mi e’ bastato vedere il fumo proveniente dalle camere a gas per capire che in quella notte circa 6 mila zingari stavano uscendo dal fumo del camino dei forni crematori”.

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