Quo vadis Sivadis?

La sperimentazione della valutazione dei dirigenti è tutta da rivedere“. Questa è la posizione espressa unitariamente dai sindacati CGIL-CISL-UIL e SNALS qualche giorno dopo l’incontro svoltosi al MIUR il 17 febbraio. Non se ne chiede, però la sospensione. Anzi, si dice che la scelta di alcuni dirigenti di aderire volontariamente alla valutazione sperimentale, in sostituzione dei rinunciatari, viene “rispettata“.

Nel comunicato si sostiene che “la categoria non ha dato la disponibilità” a partecipare al “Sivadis” (Sistema di Valutazione dei Dirigenti Scolastici), ma la situazione sembra essere diversa. Di fatto, malgrado il ritardo con il quale è partita, l’operazione è in pieno svolgimento, e riguarderà circa 1600 dirigenti sui 2000 selezionati nel megacampione (25% degli interessati) predisposto dall’INVALSI. Le defezioni, nel complesso, sono state modeste, e spesso giustificate con ragioni personali (prossimità alla pensione, malattia, trasferimento in altra sede). In quasi tutte le Regioni (fanno eccezione la Lombardia e il Lazio, partite in ritardo) si sono già svolti gli incontri di condivisione degli obiettivi tra i valutatori di prima istanza e i dirigenti scolastici loro assegnati, quasi sempre in un clima di reciproca disponibilità. Nei prossimi mesi proseguirà la formazione dei valutatori, l’INVALSI completerà il monitoraggio dell’andamento delle operazioni, e il Comitato di progetto del MIUR provvederà a verificare e implementare man mano il modello Sivadis, la cui messa a regime potrebbe richiedere 2-3 anni.

Nel frattempo, è prevedibile una ripresa delle trattative sul contratto con i sindacati e l’ANP (e non ostile al modello Sivadis), che potrebbe tornare sul tema della retribuzione di risultato, e quindi sulle modalità di valutazione delle prestazioni del dirigente scolastico. D’altra parte, lo stesso Ministero ha precisato che la durata della sperimentazione non è determinabile a priori, e che il modello Sivadis è comunque aperto a modifiche migliorative, che potranno essere suggerite anche dagli esiti di questo primo anno di esperienza.