Quella dispersione scolastica a Novara che fa discutere

Il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Novara Giuseppe Bordonaro si augura che al prossimo Rapporto di Tuttoscuola Novara possa andare ai primi posti, se non addirittura prima

Nel 2° Rapporto sulla qualità nella scuola di Tuttoscuola, alcuni dei dati che hanno suscitato più scalpore sono quelli relativi alla dispersione, in cui le punte si registrano ancora una volta in Sardegna, Sicilia e Campania, ma che vede un significativo peggioramento in molte aree del Nord e del Centro.

In particolare, ha fatto sensazione il dato che attribuisce alla provincia di Novara la palma del maggior abbandono scolastico: il 36,3 per cento degli iscritti, alla fine del quinquennio dei licei classici e degli istituti ex magistrali, e il 46,8 per cento alla fine del biennio iniziale degli istituti professionali. Numeri impressionanti, se si pensa che Perugia perde per strada solo l’1,6 per cento degli studenti, alla fine del biennio iniziale degli istituti professionali, e alla fine del biennio iniziale degli istituti tecnici a Campobasso si ritirano solo l’1,8% dei ragazzi, mentre a Novara il 30,1%.

Questo dato ha fatto scalpore soprattutto nella stessa Novara, dove il locale Ufficio scolastico provinciale di Novara e l’assessorato provinciale all’Istruzione hanno convocato una conferenza stampa per rispondere e in parte contestare i dati di Tuttoscuola. In particolare, l’assessore Anna Maria Mariani ha detto di ritenere che “i dati presentati nella rivista sono vecchi e, pertanto, datati”, mentre l’assessore regionale all’Istruzione, Alberto Cirio ha precisato che “molti studenti preferiscono spostarsi nelle scuole di formazione regionali che presentano corsi simili a quelli degli istituti professionali, ma più specializzati. Altri ancora lasciano la scuola perché trovano un posto di lavoro”.

Circa la lettura più veritiera dei dati per esprimere il fenomeno della dispersione  ci siamo già espressi in un altro articolo. Nell’allegato invece forniamo precisazioni sui dati relativi a Novara, chiarendo che la fonte di tutti i dati riportati è del Ministero dell’Istruzione e che questi sono facilmente riscontrabili. Si riferiscono all’a.s. 2009/10, cioè gli ultimi disponibili.

Quanto ai possibili dubbi sulla correttezza dei dati forniti da Tuttoscuola, è lo stesso dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Novara Giuseppe Bordonaro a dichiarare, in una video intervista rilasciata a margine della conferenza stampa, che i dati di Tuttoscuola non sono affatto sbagliati, e ad augurarsi, al minuto 5,30 della video intervista, che nella prossima edizione del rapporto di Tuttoscuola la provincia di Novara possa classificarsi ai primi posti, se non addirittura prima in assoluto.