Quel liceo targato Juventus

Forse i tifosi delle squadre avversarie della Juventus non apprezzeranno, o proveranno invidia per la notevole ricaduta mediatica che accompagna il lancio del ‘Liceo Scientifico delle Scienze applicate’ da parte del club bianconero, attualmente primo in classifica, che dopo aver realizzato il nuovo stadio è anche la prima società calcistica italiana ad avviare un progetto educativo in favore dei ragazzi del settore giovanile dai 14 anni in su.

Sono ben 300 i giovani che fanno parte di questo settore, e in molti casi, come spiega l’amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta, si tratta di ragazzi che fanno fatica a conciliare l’impegno sportivo con quello scolastico, e sono ad alto rischio di dispersione. La Juventus si è ispirata all’esempio di altri paesi europei e a quello degli Stati Uniti, dove agli studenti è offerta l’opportunità di eccellere sia nei risultati sportivi sia in quelli scolastici.

La scuola, realizzata in collaborazione con la Fondazione Agnelli e l’Istituto Edoardo Agnelli, diretto da don Alberto Zanini, inizierà a funzionare dal prossimo anno scolastico, ma non sarà un ‘liceo sportivo’, bensì un solido Liceo scientifico, opzione Scienze applicate, con un regolare orario di 27 ore nel biennio e 30 nel triennio cui si aggiungeranno 9 ore settimanali di allenamenti.

Al termine dei cinque anni gli atleti-studenti sosterranno l’esame di Stato per il conseguimento del diploma. Ma i progetti della Juventus vanno anche oltre, come annuncia l’amministratore Marotta, che ventila il progetto di una “università a marchio Juventus, come succede negli Stati Uniti”. La rincorsa della Juventus a stabilire primati non si ferma…