Quel decreto del prefetto di Ragusa che preoccupa i dirigenti scolastici (e non solo)

Abbiamo dato notizia sul nostro sito (www.tuttoscuola.com) del decreto del prefetto di Ragusa che, a seguito di una segnalazione del sindacato Gilda, ha fatto divieto ai dirigenti scolastici della provincia di costituire classi con più di 25 alunni, basandosi su una norma (decreto ministero degli interni 26 agosto 1992) che, ai fini della sicurezza degli edifici scolastici per il deflusso dai locali, fissa in un massimo di 26 (25 alunni più l’insegnante) le persone che possono affollare normalmente un’aula (ovviamente con una sola via di uscita).
L’indice di affollamento è tassativo.

È vero che decreti ministeriali e ordinanze del ministero della Pubblica Istruzionre consentono (o obbligano) la costituzione di classi ben al di sopra di quel limite massimo di 25 alunni che possono essere contenuti in un’aula, ma sono i dirigenti scolastici, alla fine, a rispondere della sicurezza degli impianti scolastici e delle persone che vi sono ospitate.
Nel caso malaugurato di incidenti connessi con il deflusso dalle aule (incendi, crolli o altro evento) potrebbero essere invocate a difesa le circolari e le ordinanze ministeriali?

La nota del prefetto di Ragusa che ha richiamato l’attenzione degli Enti locali e dell’Amministrazione scolastica sul pieno rispetto della norma non lascerà tranquilli i dirigenti scolastici di Ragusa e di tante altre città.

Potrebbe verificarsi che, con fondata ragione, i dirigenti scolastici con scuole particolarmente affollate rifiutino le richieste di iscrizioni oltre il limite di 25. Cosa succederebbe?
Vi sarebbe una ricaduta non di poco conto sugli attuali organici, perché certamente non sarebbero poche le classi da sdoppiare.