Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Quanti rom frequentano le scuole italiane?

Nel dossier sulla condizione dei minori nel nostro Paese, di cui la stampa nazionale ha riportato nei giorni scorsi un quadro preoccupante di sfruttamento e povertà, è stata lamentata la mancanza di dati relativi ai ragazzi nomadi e rom che frequentano le nostre scuole. I dati, ancorché poco noti, ci sono e ci dicono che nell’anno scolastico 2006/2007 gli alunni nomadi (Rom, Sinti e Camminanti) frequentanti le scuole sono stati 11.832 (lo 0,13% dell’intera popolazione scolastica, cioè un nomade ogni 744 alunni). 5.626 (47,6%) sono donne.

Sette anni prima, quando il ministero della pubblica istruzione aveva effettuato per la prima volta la rilevazione dei nomadi nelle scuole italiane, ne erano stati censiti 10.282, cioè 1.550 in meno (che equivale a dire che dal 199 al 2006 il loro incremento è stato del 15%.

Attualmente a Roma ce ne sono 2.029 e a Milano 1.237. Il Lazio è la regione che accoglie nelle scuole il maggior numero di nomadi (il 18,4% del totale nazionale) seguita dalla Lombardia con il 15,7%: insieme le due regioni accolgono più di un terzo degli alunni nomadi.

La Basilicata accoglie nelle sue scuole soltanto 4 alunni nomadi.

I quasi 12 mila nomadi che frequentano il nostro sistema nazionale di istruzione sono iscritti per oltre la metà (54,7%) in scuole primarie-elementari; il 25,7% in scuole medie. Negli istituti di istruzione secondaria superiore c’è soltanto l’1,8% del totale; le scuole dell’infanzia accolgono il restante 17,8%.

Dal 1999/00 al 2006/07 gli alunni non italiani sono aumentati del 419%; gli alunni di cittadinanza romena del 1653% (da 4.137 a 68.381). Si ricorda che in Romania 1/3 della popolazione è Rom.

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