Quando il Miur ride di se stesso
Autoironia del ministero per gli errori di comunicazione

Con il titolo ”Le sviste di un ‘infallibile’ Ministero” il sito del Miur si è scusato delle ‘sviste’ compiute nell’intento di rendere l’informazione più trasparente e immediata. E lo ha fatto – questa la novità – con ironia e apertura al dialogo.
Sul sito del Ministero è infatti stata pubblicata una specie di ‘lettera aperta’ agli utenti in cui riconoscendo con una certa autoironia le proprie manchevolezze, si invitano gli ”amici della rete” a continuare a segnalare eventuali errori.
”Ultimamente – si legge nel comunicato ministeriale – vi abbiamo intrattenuto con alcuni errori involontariamente comici, tra i quali: ‘Il portale ‘Scuola in chiaro’ che includeva fra i comuni italiani alcune località, tra cui Caporetto, che non lo sono più da decenni.
Da ultimo, per ora – prosegue con un taglio ironico il ministero – una traduzione maccheronica dall’italiano all’inglese, dagli effetti esilaranti, di un bando di ricerca relativo al formaggio pecorino”.
“Non potete nemmeno immaginarvi – spiega il ministero – quanto sia grande ed estesa la struttura amministrativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Sono grandi numeri: oltre 10 mila scuole, quasi 1 milione di insegnanti, circa 8 milioni di studenti, migliaia di dirigenti, centinaia di migliaia di personale non docente e amministrativo, uffici distribuiti su tutto il territorio nazionale. Senza contare gli atenei, i professori universitari, gli enti di ricerca, i ricercatori e, anche in questo caso, tutto il personale delle amministrazioni. Non sbagliare mai è quasi impossibile”.
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