Profumo che lascia a malincuore il palazzo della Minerva

Con il giuramento del nuovo Governo e del nuovo ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, cessa a tutti gli effetti ogni possibile azione del ministro uscente, Francesco Profumo, senza che vi possano essere altre disposizioni o decreti dell’ultima ora. Anche se il Parlamento dovesse negare la fiducia all’esecutivo condotto dall’on. Enrico Letta.

Sembra che Profumo avesse preso gusto a firmare decreti e direttive pur trovandosi in ordinaria amministrazione di un governo dimissionario.

Più volte aveva dichiarato di volere lasciare ‘pro-memoria’ per il suo successore, ma non aveva resistito a trasformare l’appunto per futura memoria in un provvedimento (come è avvenuto per i progetti di sperimentazione per la riduzione del percorso di studi).

Il protrarsi della crisi di Governo, durata ben oltre il tempo fisiologico previsto, sembrava costituire una ulteriore tentazione per Profumo. Nelle settimane scorse, secondo alcune indiscrezioni raccolte negli ambienti ministeriali, sembra che abbia impegnato i funzionari ministeriali nella preparazione di un decreto per un’altra tornata di concorsi.

L’arrivo del nuovo ministro dovrebbe ora trasformare quella bozza di decreto (forse) in un appunto per futura memoria.

Se la crisi fosse durata un altro paio di settimane…