Quando il diploma di insegnante elementare attirava anche i maschi

Il diploma magistrale fino a qualche anno fa esercitava una certa attrazione per chi voleva arrivare a concludere la scuola secondaria superiore velocemente, dato che il percorso ufficiale, unico in tutta la secondaria, era di soli quattro anni.
Occorreva un anno integrativo per avere aperte tutte le porte dell’università.
Ora quel tipo di istituto non esiste più e tutto si è normalizzato nei nuovi licei pedagogici.
Per gli studenti maschi l’attrazione di quel diploma era comunque già caduta da un pezzo, da quando cioè quel titolo di studio non rappresentava più un titolo privilegiato per accedere ai posti riservati ai maestri uomini nella scuola elementare (inizi anni ’60).
Prima però il diploma magistrale attirava ovviamente anche i maschi, come si può rilevare dallo stesso censimento 2001 a proposito del titolo di studio posseduto dagli italiani.
La fascia di età sopra i 75 anni in possesso del diploma magistrale (diplomati a tutto il primo dopoguerra) registra un uomo maestro su cinque; la fascia di età tra 70 e 74 anni (diplomati prima degli anni ’50) un uomo maestro ogni sei; la fascia di età 50-54 anni uno ogni sette.
Si scende di anno in anno fino alla fascia di età tra i 20 e i 24 anni (nel 2001) dove l’incidenza dei diplomati maestri uomini è precipitata a uno ogni 14 persone in possesso del diploma magistrale.
Una caduta che ormai sembra irreversibile e che ben difficilmente potrà far fronte alle speranze delle mamme che vorrebbero il maestro “mammo” per i loro figli, a meno che la Lega non riesca a far introdurre una legge di salvaguardia per il docente maschio come propose un paio d’anni fa.