Quaderno bianco/1: le informazioni strumento di democrazia

Dopo il libro verde, dedicato allo spendere meglio, è arrivato il Quaderno bianco sulla scuola. Niente di nuovo sotto il sole con la perdurante debolezza degli esiti formativi del sistema educativo. Una impietosa radiografia – sottolinea Daniele Checchi su La voce.info – di tutti i problemi e le manchevolezze del nostro sistema scolastico.
Lo scorso giugno il “Rapporto sulla qualità nella scuola italiana“, pubblicato da Tuttoscuola, oggi il Quaderno bianco, elaborato dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal Ministero dell’Economia, documentano un divario enorme di competenze tra studenti del Nord e del sud Italia, pur in presenza di un sistema scolastico almeno sulla carta uniforme a livello nazionale.
Nel nostro Paese nonostante il potere e le risorse a disposizione, fornite in modo egualitario da un sistema centralizzato, non si è ancora in grado di garantire un servizio scolastico di equivalente qualità, di risultati omogenei su tutto il territorio nazionale.
I divari geografici dovrebbero spingere i decisori politici ed amministrativi ad interrogarsi sulle ragioni dell’esistenza o del permanere dei divari nelle competenze, pur in presenza di un sistema d’istruzione prevalentemente pubblico (statale) e amministrato centralmente.
Sono molte le considerazioni svolte che fanno riferimento anche alla necessità di una programmazione della rete scolastica di medio-lungo termine, di cui si rilevano a tutt’oggi carenze e limiti, che dovrebbe coinvolgere in modo diretto le Regioni, gli enti locali e le istituzioni scolastiche.