Prove di valutazione nazionali: un altro test, in Gran Bretagna

Ultimo appello per evitare un nuovo test di valutazione, in Gran Bretagna, annuncia The Guardian on line, oggi.

È quello che si apprestano a fare comitati di esperti linguisti contro l’ipotesi in via di concretizzazione secondo la quale, dal prossimo mese di novembre, i bambini della prima classe della scuola primaria saranno sottoposti ad una prova di valutazione della lettura aggiuntiva, rispetto a quelle già previste per l’ambito linguistico.

La prova, rivolta a bambini fra i 5 e i 6 anni, intenderebbe valutare la corretta dizione delle singole lettere che compongono una parola per poi leggere la parola per intero, rispettando le regole di pronuncia. Un insegnante o comunque un adulto dovrebbe ascoltare la pronuncia dei bambini che dovrebbero rispondere a circa 40 items, contenenti anche parole inesistenti, con funzione di distrattori.

Una delle critiche a questo nuovo test riguarda le difficoltà che la lingua  inglese presenta, anche per parole apparentemente semplici, tra il pronunciare le lettere componenti e la parola intera. Senza contare il fatto che un bambino potrebbe pronunciare bene le singole lettere di una parola, ma sbagliare la pronuncia complessiva semplicemente perché non conosce la parola.

Intanto, fino allo scorso maggio, le famiglie non sembravano essere informate della cosa, come ha rilevato un’indagine, e solo il 28% degli addetti ai lavori si è detto d’accordo con la proposta di uno specifico test basato sull’ascolto.

Il governo, e il dipartimento dell’istruzione, in particolare, preme per introdurre il nuovo test, dopo i risultati delle ultime prove di valutazione che non hanno mostrato i miglioramenti attesi: un portavoce dell’istruzione ha detto che è giusto introdurre la nuova prova visto che dai test dello scorso anno è emerso che il 15% dei bambini di 7 anni e il 16% dei ragazzini di 11non hanno raggiunto gli standard per la lettura previsti per la loro fascia di  età.