Prove di dialogo Flc Cgil-studenti occupanti, in vista dello sciopero del 12/12

La Flc-Cgil intende aprire un dialogo con gli studenti che stanno occupando le scuole. “Vogliamo costruire con loro – spiega il segretario generale, Mimmo Pantaleo – un altro modello di società e di istruzione. Il vero cambiamento è garantire alle nuove generazioni il diritto allo studio, al lavoro e al Welfare. Invece il Governo con il Jobs act toglie diritti rendendo il lavoro ancora più precario. L’Europa con la sentenza della Corte di Giustizia Europea giudica un abuso la reiterazione, oltre i 36 mesi, dei contratti a termine ma Renzi vuole rendere il precariato strutturale. Nella legge di stabilità si tagliano ulteriori risorse alla scuola pubblica, alle università, all’afam e alla ricerca”.

Il piano buona scuola – osserva il sindacalista – afferma una scuola sempre più selettiva e piegata alle logiche delle imprese e del mercato. Concorrenza, competizione e meritocrazia sono le leve con le quali l’ideologia liberista sostituisce la funzione d’inclusione, libertà e uguaglianza della scuola pubblica. Nulla si dice sul diritto allo studio e sull’elevazione dell’obbligo scolastico a 18 anni“.

Per Pantaleo lo sciopero generale del 12 dicembre “è un ulteriore tappa per costruire vaste alleanze per mettere in discussione le politiche economiche e sociali del Governo Renzi che non favoriscono la crescita dell’occupazione, cancellano la dignità del lavoro, privatizzano i saperi e tagliano salari e spesa sociale“.