
Prova scritta, raggruppamenti per età anziché in ordine alfabetico
Spulciando gli elenchi dei candidati assegnati per la prova scritta a varie sedi dagli Uffici scolastici regionali, c’è chi ha notato che in molti casi i candidati sono stati collocati per fasce di età, anziché in ordine alfabetico, come prevede il bando del concorso all’art. 7.
Non conosciamo la ragione di questa scelta imprevista che, comunque, non comporta alcun effetto.
Il raggruppamento per fasce di età, invece, è stato ritenuto da alcuni bizzarro e scandaloso, avanzando, addirittura, maliziosamente il sospetto che questo consentirebbe al Governo di favorire i giovani, eliminando gli anziani che non sarebbero protetti dall’anonimato.
Anonimato che l’ordine alfabetico, invece, garantirebbe.
È di tutta evidenza che una siffatta ipotesi che affiderebbe a mille commissioni il compito di selezionare la specie per ringiovanire la categoria, piegandosi alle dichiarazioni del ministro Giannini, è temeraria e illogica, e non ha nemmeno bisogno di essere confutata.
Invece c’è da dire che l’ordine alfabetico per gruppi di pochi candidati (in molte aule è prevista la presenza soltanto di dieci persone) avrebbe consentito di non tutelare pienamente l’anonimato, favorendo qualche candidato presente.
Comunque, visto che le prove confluiranno tutte su una chiavetta USB che consente di far confluire i dati in un unico file indistinto, l’anonimato alla fine sarà garantito per tutti, perché ogni candidato verrà individuato soltanto da un codice personale che non evidenzia età e nome.
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