Prospettive nere per il tempo prolungato della scuola media

Il tempo prolungato della scuola media, cugino (non molto stretto) del tempo pieno della scuola elementare, ha davanti a sé prospettive poco rosee per il prossimo anno, per quanto riguarda sia le domande delle famiglie (da verificare con le iscrizioni chiuse sabato) sia la costituzione delle classi a 36 o 40 ore.

Per l’autorizzazione delle classi a tempo prolungato il regolamento del I ciclo e la stessa circolare delle iscrizioni prevedono requisiti più rigidi e regole più severe, tanto da far pensare ad una contrazione certa del numero delle classi.

Ma sicuramente molte classi non funzioneranno più a tempo prolungato anche per difetto di richiesta. Quest’anno, infatti, rispetto allo scorso anno, il numero di studenti di scuola media iscritti a scuole a tempo prolungato è diminuito sensibilmente, ma non per effetto della riduzione complessiva degli iscritti, perché addirittura gli alunni di scuola media, rispetto all’anno scorso sono aumentati di oltre 26 mila unità.

Nonostante questo aumento generale, mentre nelle 58 mila classi funzionanti a tempo normale vi sono stati 64 mila alunni in più, nelle 19,6 mila classi funzionanti a tempo prolungato vi sono stati invece 38,1 mila alunni in meno.

La domanda di tempo prolungato è piuttosto debole; lo dimostra il fatto che il numero medio di alunni per classe è più alto nelle classi a tempo normale (21,7 alunni/classe) che in quelle a tempo prolungato (20,1).

Si può prevedere, stando così la situazione, che iscritti e classi a tempo prolungato per l’anno prossimo potrebbero diminuire rispettivamente di altri 40-45 mila alunni e di altre 2-2,5 mila classi.