Programmi di politica scolastica/1. Il Pd
Giovanni Bachelet, presidente del Forum nazionale politiche Istruzione del Pd, e Giancarlo Sacchi, direttore dello stesso Forum, sottoscrivono l’introduzione a un libro, intitolato ‘Idee ricostruttive per la scuola di domani’, che “rappresenta il contributo del Forum Nazionale Politiche dell’Istruzione del Partito Democratico al programma della coalizione di centrosinistra”, come scrivono in apertura del volume.
Il libro è stato presentato sabato scorso in una conferenza stampa cui ha partecipato anche Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria Pd, ed è consultabile sul sito internet del Partito democratico.
Nella citata introduzione si rivendica la continuità e la coerenza della politica scolastica del partito democratico facendo riferimento alle riforme realizzate da Berlinguer “nel primo governo Prodi, il cui completamento e rifinanziamento rappresentano anzi, per il PD, il quadro strategico dell’azione riformatrice del prossimo governo progressista”. Pesanti critiche vengono pertanto mosse ai governi Berlusconi che tali riforme hanno bloccato o sostituite con altre di segno opposto, ma non manca una netta presa di distanza anche dal governo Monti, visto che al Pd è toccato il “tragico destino di parare in extremis un paio di colpi bassi inferti alla scuola da quel governo tecnico che per il bene del Paese noi stessi avevamo favorito”.
Tra le proposte il ripristino del modulo alle elementari e del piano nazionale informatica alle superiori “potenziando, rifinanziando e responsabilizzando sia l’autonomia scolastica sia gli enti locali, anziché emettendo un nuovo editto ministeriale che, dopo anni di gestazione, stabilisca di nuovo con infinito dettaglio orari, programmi, curricula uguali per tutti”; la conclusione della formazione scolastica a 18 anni iniziando a cinque e unificando scuola primaria e secondaria di primo grado; l’organico funzionale, l’attuazione del Titolo V, parte seconda, della Costituzione, dopo il concreto tentativo del 2010, non formalizzato per l’opposizione dei vertici amministrativi del Miur. Molti dei presenti sono intervenuti. Concreto e pungente quello di Gregorio Iannaccone, Presidente dell’Andis, che ha sottolineato l’isolamento del mondo della scuola determinato anche dall’assenza di un’efficace gestione amministrativa di sostegno e sviluppo dell’autonomia.
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