Profumo: un segno di debolezza, non di forza

“Colpire da vigliacchi una scuola è colpire l’Italia intera, perché lì si forma il suo futuro”. Lo scrive il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, in una lettera agli studenti pubblicata nel sito del Miur dopo il tragico attentato alla scuola di Brindisi. “Oggi – scrive Profumo – siete stati selvaggiamente colpiti, per la prima volta nella nostra pur travagliata storia unitaria e repubblicana, davanti ad un edificio pubblico nel quale vi stavate recando sicuri di essere protetti, per imparare a diventare cittadini“. “Noi sapremo unirci – conclude la lettera – voi potete contare su di noi. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni lavorerò ad iniziative in questo senso. Vi dimostreremo che i terribili fatti di oggi sono un segno di debolezza e non di forza di chi li ha compiuti. Vedrete che non sarete lasciati soli“.

Intanto si ha notizia di manifestazioni spontanee di solidarietà in numerose città. Particolarmente significativa quella in corso a Palermo, dove migliaia di persone si sono radunate davanti all’Albero Falcone, storico simbolo dell’impegno civile contro la mafia. Un presidio silenzioso, al quale hanno preso parte anche esponenti politici, compresi i due candidati alla carica di sindaco, Orlando e Ferrandelli.