Oggi primo incontro ministro – sindacati

Primo appuntamento oggi, 19 dicembre, tra il neo ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e i sindacati della scuola. “La scuola è il luogo dove si costruisce il futuro dell’Italia, è una responsabilità che cercherò di assolvere con impegno e dedizione, ascoltando e coinvolgendo le migliori forze di quel mondo: gli studenti, i genitori, i lavoratori e i loro rappresentanti” ha assicurato l’ex vice presidente del Senato subito dopo aver ricevuto il nuovo incarico. E oggi comincerà a dare concretezza alle sue parole. A Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda e Snals chiederà – in incontri bilaterali – il loro punto di vista sulla Buona Scuola. Tra i temi “caldi” certamente la mobilità e la chiamata diretta degli insegnanti.

Quella degli spostamenti da Sud a Nord “è’ una questione centrale e dovremo trovare nuove soluzioni, magari sperimentali. Con grande attenzione, tocchi una cosa e ne viene giù un’altra” ha anticipato nei giorni scorsi il ministro, aggiungendo che per la chiamata diretta, nodo assai delicato, sul quale non si intende fare dietrofront, si cercheranno tuttavia criteri oggettivi con i quali, poi, il dirigente scolastico potrà scegliere i docenti.

I sindacati hanno ben chiaro quali sono le cose più urgenti da mettere in agenda per la scuola. “Nell’immediato – ha già spiegato il segretario generale della Flc, Francesco Sinopoli a Tuttoscuola – l’atto di indirizzo per avviare il confronto contrattuale, l’accordo sulla mobilità che eviti le storture del famigerato algoritmo estivo della Ministra Giannini e consenta la domanda su scuola con meccanismi oggettivi, la riconduzione al negoziato di ogni aspetto del rapporto lavorativo (salario e organizzazione del lavoro), la restituzione ai servizi generali e amministrativi dei 2.020 posti di organico che sono stati tagliati dal Governo Renzi e la possibilità di sostituire il personale in malattia, il ripristino pieno della supremazia degli organi collegiali sull’organo monocratico in materia di Ptof e di didattica”.

Per capire quali sono stati i punti di maggiore criticità e conflitto nella prima fase di attuazione della legge 107, Valeria Fedeli proseguirà con questo metodo di “ascolto” nei prossimi giorni incontrando associazioni di studenti, docenti, ricercatori, rettori, insomma, tutti i rappresentanti del variegato mondo della conoscenza