Premio letterario internazionale ‘Eugenia Bruzzi Tantucci’ 2021: ‘Il cammino della libertà’, sabato 11 dicembre

Sabato, 11 dicembre dalle ore 9.30, presso l’Aula Magna “Santa Caterina” dell’Università LUMSA di Roma, si svolgerà la Cerimonia di Premiazione della IX Edizione del Premio Letterario Internazionale “Eugenia Tantucci” 2021, organizzato da E.I.P. Italia, in collaborazione con l’Accademia Italiana di poesia, l’Università LUMSA e il Ministero dell’Istruzione.

Eugenia Tantucci ha avuto due grandi passioni: la difesa dei beni naturali e culturali e l’amore per la diffusione della lettura e della poesia tra i giovani. Nel 1975, chiamata dal Ministro Giovanni Spadolini, ha partecipato alla fondazione del Ministero dei Beni Culturali, per il quale ha ideato la Settimana dei Beni Culturali, che continua tuttora con grande successo e che nel 2004 le è valsa la stella d’argento del Presidente della Repubblica come benemerita della cultura, della scuola e dell’arte. Alla difesa dell’ambiente, prima come docente, poi come preside di prestigiosi istituti, ha dedicato grande energia attraverso battaglie civili e la formazione dei docenti e degli studenti con l’Associazione Italia Nostra, contribuendo in modo determinante negli anni ’80 al salvataggio dalla speculazione edilizia di Macchia Grande a Fregene, divenuta oasi protetta del WWF. Negli ultimi vent’anni ha portato avanti, come segretaria nazionale dell’ULI (Unione Lettori Italiani), l’impegno per la diffusione della lettura nella scuola e presso gli adulti. Ha promosso il Concorso destinato alle scuole “Un autore per la scuola, un libro per domani”, in cui i ragazzi erano i giurati e sceglievano ogni anno, tra una rosa di proposte, il poeta vincitore. Tra le sue opere letterarie ricordiamo Il Ritorno. Storia di una famiglia italiana (1998), Attenta al lupo, Anna (2000) e un libro di prosa e poesia che rappresenta il suo testamento spirituale Ci sarà tempo ancora (2007), che ha ricevuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali. E’ autrice di una importante traduzione de Il Piccolo Principe, edita dalla casa editrice Hesperia nel 1964, scelta anche per l’edizione de Il Piccolo Principe nelle lingue dei Cantoni svizzeri (francese, tedesco, romancho e italiano) pubblicate nel 2019 dalla Casa editrice Tintenfass Verlag di Ginevra. L’Istituto di linguistica dell’Università Jagellonica di Cracovia che ha curato un Saggio sulle traduzioni in lingue europee de Il Piccolo Principe ha messo in evidenza, nello studio della Prof. Magdalena Bartkowiak-Lerc come le scelte lessicali e i costrutti utilizzati da Eugenia Tantucci abbiano prodotto un testo amabile e appassionato, che coinvolge i sentimenti del lettore per il fatto che questi si trova di fronte un piccolo principe, anzi, un principino ancora più fragile che nella versione originale e nella traduzione canonica italiana.

La prestigiosa Giuria presieduta da Elio Pecora, composta da Antonio Augenti, Pino Colizzi, Roberto Vacca, Giuliano Montaldo, Lina Lo Giudice Sergi, Anna Paola Tantucci e i vincitori delle precedenti edizioni, Giovanna Napolitano, Rita El Khayat, Piero Angela, Paolo Conti, Giovanni Floris, Giuliano Montaldo, Giovanna Motta, Eraldo Affinati, ha assegnato quest’anno il Premio al libro: Giovanni Grasso, Icaro, il volo su Roma, Rizzoli, 2021, con la seguente motivazione:

Un romanzo che legando un grande amore ad un sacrificio, illumina di luce il cammino della libertà.

Giovanni Grasso è giornalista, scrittore e autore televisivo, attualmente consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica e direttore dell’Ufficio stampa della Presidenza della Repubblica dal 2015.

 La giuria ha inoltre assegnato i seguenti premi alle scuole che hanno partecipato alla sezione speciale del Premio 2021 per studenti delle scuole secondarie di II grado, per opere inedite di poesia, narrativa e saggistica:

Primo premio

Istituto Tecnico Industriale “Michele Faraday” di Roma-Lido
Racconto di scrittura collettiva Dietro il filo spinato (classe 1B S. Masiero, D. Saccu, D. Viscanti –  classe 3ABA S. Deidda, M. Minodora Zara)
Coordinamento di Prof. Amelia Addeo e Prof. Paola Baldoni

“Quello che segue è il diario che nostro padre scrisse durante il tempo della sua deportazione ad Auschwitz, nei primi mesi del 1944”. Comincia così il racconto di scrittura collettiva degli studenti del Faraday. E subito cattura e porta verso un “altrove” che ciascuno può ritrovare anche dentro di sé. Una narrazione nata anche dallo studio di vicende realmente accadute e dalla lettura di numerose testimonianze di sopravvissuti.

Ci sono dentro la brutalità della deportazione e dell’odio razziale, la violenza gratuita e senza spiegazione. Ma anche la tenerezza del rapporto tra fratello e sorella e i grandi interrogativi del rapporto tra genitori e figli.

C’è un segreto, custodito nella scrittura di un diario che i due accarezzano “come se nostro padre fosse ora quel quaderno”. E poi c’è la poesia, struggente e piena di speranze, che invita ad amare ancora la vita:

Amiamola nelle vittorie e nelle sconfitte,
oltre i giudizi della gente.
Oltre l’orrore e la follia.

E’ un lavoro che colpisce per la maturità con cui affronta temi importantissimi e che, proprio per questo, si apre al lavoro che i lettori vorranno farne.

Secondo premio ex aequo

IIS “Via Silvestri 301”  Plesso Liceo Scientifico “Marcello Malpighi” – Roma
Classe 4B
Poesia Diversità di Lara Lancellotti

La locanda dei ricordi di Elena Andreini
Un urlo nel silenzio di Martina Natale
Coordinamento di Prof .T. Anna Paudice

ELENA ANDREINI ha scelto la narrativa, trascrivendo, in forma romanzata, dei ricordi familiari. E proprio dei ricordi, il testo mantiene la vivezza e le emozioni nello scenario del secondo conflitto mondiale che, seppure non centrale nella narrazione, presenta i contorni della completezza.

LARA  LANCELLOTTI si esprime con linguaggio poetico scarno ed essenziale, dal valore fortemente evocativo. Il tema della diversità, il bisogno di sentirsi individui, cioè VISTI, nel mare del conformismo e dell’omologazione della società odierna, rispecchia non solo la giovane poetessa, ma un’intera generazione, di cui vengono colti le differenti emozioni.

MARTINA  NATALE, nel suo racconto, ha intrecciato due temi: il femminicidio, quanto mai attuale, e la mafia, nelle cui maglie il destino della protagonista si arena. Ne esce il ritratto di una giovane donna che non arretra di fronte a responsabilità più grandi della sua età,  in una Palermo di fine Ottocento, descritta con poche ma efficaci immagini. Ma la sua giovinezza, purtroppo, non la protegge dalle insidie, anzi.

Liceo Classico “Lucio Anneo Seneca” – Roma
Poesia I fiori di Giulia Milone classe 3P
Coordinamento di Prof. Paola Malvenuto e Prof. Gisella Bellantone

La poesia è un dolce e malinconico sguardo alla vita trascorsa e una fiduciosa aspirazione ad un futuro lieto e sereno.

Una passeggiata tra i ricordi della classicità romana e gli aromatici colori della natura è l’occasione per esprimere il desiderio di rinascita di una giovane, dopo il periodo della pandemia. Come I fiumi di Ungaretti fluiscono nella memoria del poeta, altrettanto I fiori di Giulia Milone sbocciano negli attimi più significativi della vita.

Menzione speciale

IIS Via Copernico” – Pomezia (RM)
Trittico poetico  “ Alba,Abbandono, Finis mundi est di Paolo Battini classe 5A Liceo Scienze Applicate
Prof. Patrizia D’Andrea

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