Precari: un assorbimento graduale è possibile?

Nella sua prima audizione a novembre 2022 al Senato, il ministro Valditara aveva accennato anche al problema del precariato nella scuola, prefigurando un quadro transitorio per il suo assorbimento.

Ritengo che l’attuale quadro concorsuale necessiti di migliorie, anche in relazione alla riduzione del precariato e percorsi transitori necessari al suo assorbimento.

L’obiettivo che mi prefiggo è preciso, realizzare un quadro transitorio e a regime in grado di garantire la qualità del profilo docente, di attrarre quanti vogliono affacciarsi alla professione docente al termine del percorso di studi garantendo il necessario rinnovamento generazionale”.

Si può ritenere, quindi, che intendesse attuare gradualmente vari interventi, organici tra loro, per ridurre o eliminare (ha parlato di assorbimento) il precariato nel corso intero del suo mandato al MIM.

Riteniamo, tuttavia, sia necessario un chiarimento preliminare su questo ambizioso obiettivo finale di assorbimento dei precari.

Secondo i dati pubblicati dal Portale Unico del Ministero, nel 2021-22 erano in servizio 225mila docenti con contratto a tempo determinato di durata annuale o fino al termine, e 44mila unità di personale ATA con la stessa tipologia di contratto.

Si trattava, quindi, di 269mila precari che occupavano altrettanti posti nelle scuole statali.

Quando parla di assorbimento, il ministro probabilmente intende stabilizzare in organico quei posti, assegnandoli gradualmente a personale di ruolo, attraverso le varie forme di reclutamento.

Per i sindacati, invece, l’assorbimento dei precari quasi certamente va ben oltre quel numero.

Ci sono, infatti, altri precari che in diversi momenti hanno fruito di contratti fino al termine delle attività o altri ancora che, pur non rientrando tra i 269 mila con contratto annuale o fino al termine nel 21-22, hanno cumulato, attraverso supplenze saltuarie, diversi anni di servizio.

La platea dei precari di lungo corso è, dunque, molto più ampia di quanto emerge dai dati ufficiali.

Il ministro Valditara dovrà trovare una soluzione o una mediazione, perché i sindacati non si accontenteranno della sola stabilizzazione dei posti (comunque, di difficilissima realizzazione, e che sarebbe già moltissimo), ma chiederanno stabilità di tutti i precari storici.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA