
Precari senza stipendio, scuole non possono autorizzare pagamenti. USB chiede incontro al Miur

Migliaia di precari della scuola non vedono lo stipendio dallo scorso settembre. Eppure, dichiara USB in una nota, “si tratta di insegnanti che hanno lavorato con onestà, hanno pagato le tasse e le bollette, hanno trascorso i periodi festivi tirando la cinghia per l’ennesima volta“. Di chi è la colpa? Secondo Flc Cgil non delle segreterie, ma del sistema messo in atto dal Miur e dal Mef.
I veri ostacoli infatti sarebbero due, in realtà. Il primo sta nel portale Sidi che presenta ancora problemi di connessione, il secondo – il più grande – nel fatto che i POS delle scuole non vengono ricaricati. Di conseguenza gli istituti non possono autorizzare i pagamenti se i soldi non ci sono.
“Le segreterie delle scuole hanno registrato i contratti – leggiamo nella nota di USB – l’INPS ne conferma la registrazione (infatti l’indennità di disoccupazione è stata regolarmente fermata) ma il MEF ormai non risponde neanche più al telefono! Era davvero da moltissimo tempo che non accadevano più situazioni tanto vergognose, ma negli ultimi anni questi ritardi sono diventati routine, costringendo i precari della scuola a fare i salti mortali per mantenere se stessi, la propria famiglia e la propria dignità“.
Il sindacato aggiunge: “Il MIUR assicura un’emissione speciale per sanare i debiti con i lavoratori per il 18 gennaio (doveva essere il 13 dicembre, poi il 9 gennaio, aspettiamo il prossimo rinvio?). Nel frattempo migliaia di insegnanti hanno lavorato con onestà, hanno pagato le tasse e le bollette, hanno trascorso i periodi festivi tirando la cinghia per l’ennesima volta“. E chiede un incontro urgente al Miur per “comprendere quali passi si stanno compiendo per sanare definitivamente questa mostruosa aberrazione che di anno in anno diventa sempre meno tollerabile“.
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