PNRR e Scuola 4.0: cerchi un supporto ma non è previsto dai fondi? Abbiamo la soluzione per te

Tra poche settimane le scuole saranno chiamate a presentare i progetti del piano Scuola 4.0 per investire i cospicui investimenti messi a disposizione dal PNRR.

Come muoversi? Servirebbe un supporto competente ed efficace, da parte di qualcuno che una scuola innovativa l’ha realizzata e la vive. Da parte di qualcuno che sia in grado non solo di accompagnarti nella scelta delle dotazioni tecnologiche, ma soprattutto di trasferire sia una visione sia il know how metodologico per implementarla.

Tuttoscuola ti mette a disposizione una 
consulenza gratuita e la possibilità di ispirarti a un modello di Scuola che Sogniamo, quello dell’IC Ungaretti di Melzo (applicabile anche al secondo ciclo), istituto di riconosciuta eccellenza per l’innovazione metodologica, didattica e organizzativa

Approfitta subito della consulenza gratuita

Per supportare le scuole interessate ad essere accompagnate nella predisposizione del progetto per Scuola 4.0, Tuttoscuola – da sempre impegnata nel miglioramento qualitativo del sistema scolastico – ha deciso di offrire una consulenza gratuita. Per approfittarne basta compilare il modulo al pulsante qui sotto e verrai ricontattato nel giro di pochissimo tempo!

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Il modello IC Ungaretti di Melzo

L’Ungaretti di Melzo è una scuola di riferimento per l’innovazione, con un altissimo grado di soddisfazione da parte di studenti e genitori, un elevato benessere del personale e risultati Invalsi eccellenti (è passato in pochi anni da una bassa classificazione, molto sotto la media nazionale, al vertice della Lombardia e dell’Italia).

Ha compiuto un salto dall’insegnamento trasmissivo all’apprendimento coinvolgente. iPad, droni, robot, green screen e realtà aumentata sono utilizzati ogni giorno, ma al centro del progetto non ci sono gli strumenti tecnologici.

Il lavoro principale è sulle metodologie didattiche e sull’organizzazione, il tutto all’insegna della creatività e del coinvolgimento attivo. Il digitale viene alla fine del percorso, è uno strumento, peraltro irrinunciabile con i nativi digitali”, afferma la dirigente scolastica Stefania Strignano.

Esteso il ricorso alla didattica laboratoriale. “La differenza la fa l’approccio didattico dell’insegnante: lo studente al centro. Soprattutto in scuole dove la presenza di alunni stranieri e con bisogni educativi speciali è molto rilevante, la metodologia della didattica laboratoriale aiuta a motivare gli studenti e a favorire il loro successo formativo”.

Un’esperienza arrivata allo stadio di vero e proprio ‘sistema’, con un curricolo digitale completo: non riguarda un unico grado di scuola, un’unica classe o gruppi di classi, ma è un vero ‘progetto di scuola’.

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