Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Plauso generale alla Consulta dei Giovani per la tolleranza

L’iniziativa della “Consulta giovanile per il pluralismo religioso e culturale”, è stata presentata in questi giorni alla stampa dal ministro Melandri e dal collega degli Interni Giuliano Amato, orgogliosi dei commenti positivi raccolti tra i rappresentanti dei diversi culti.

I quindici membri della Consulta, scelti tra le diverse comunità religiose e culturali, forniranno pareri, elaboreranno documenti e relazioni su argomenti specifici, dal tema dei simboli religiosi alla diffusione dei valori costituzionali. “Per prevenire e per comporre conflitti sociali e religiosi – ha rilevato Melandri – per condividere ed elaborare risposte utili alla realizazione di un modello di convivenza”. 

 In un’Italia in cui il numero di cittadini italiani e immigrati di altre religioni continua a salire, la Consulta è stata salutata come “un segno di speranza” senza che sia il solito gruppo di addetti ai lavori : “E’ un’idea creativa – ha detto Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio – capace di parlare del futuro. E’ l’espressione di una laicità all’italiana, non ideologica, realista, ispirata alla Costituzione”.

Plauso all’iniziativa è giunto anche da Tullia Zevi, ex presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane: “E’ un’iniziativa esportabile e riproducibile. In una società plurale e sempre più complessa si pone il problema di come vivere insieme”, e la Consulta, è un’inziativa “bella e coraggiosa”, come ha detto il cardinale Paul Poupard, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, capace, ha auspicato il Segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, “di costruire modelli di dialogo e di tolleranza”.

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