Piano scuola estate: subito 150 milioni di euro alle istituzioni scolastiche. Cosa devono fare le scuole

Con l’imminente conversione in legge del DL 41 che prevede complessivamente 335 milioni di finanziamento per le scuole, una quota consistente (150 milioni) sarà destinata al progetto “Piano scuola estate”, varato il 27 aprile scorso. Quei 150 milioni dei 510 previsti per il piano scuola estate verranno assegnati direttamente alle 8mila istituzioni scolastiche statali, in rapporto al numero di alunni iscritti, come ha precisato la circolare ministeriale di presentazione del progetto. La modalità di distribuzione in base al livello di popolazione scolastica non segue, pertanto, il consueto criterio con cui il ministero provvede alla erogazione dei  fondi per il funzionamento delle istituzioni scolastiche.

Tenuto conto dell’entità complessiva della popolazione scolastica delle scuole statali che quest’anno è di circa 7,5 milioni di alunni, la quota unitaria per alunno è di 20 euro e mediamente ogni istituzione scolastica riceverà 18.500 euro per il piano scuola estate.

A differenza di quanto previsto per accedere alle altre quote per il piano scuola estate (320 milioni dal PON per la scuola (risorse europee), 40 milioni dai finanziamenti per il contrasto delle povertà educative), per le istituzioni scolastiche non ci sono progetti da presentare e scadenze dei termini per l’inoltro.

Tuttavia ogni scuola è tenuta a dare attuazione in autonomia alle attività individuate dal DL 41, art. 31, comma 6 e confermate dalla circolare ministeriale per il piano scuola estate: “Al fine di supportare le istituzioni scolastiche nella gestione della situazione emergenziale e nello sviluppo di attività volte a potenziare l’offerta formativa extracurricolare, il recupero delle competenze di base, il consolidamento delle discipline, la promozione di attività per il recupero della socialità, della proattività, della vita di gruppo delle studentesse e degli studenti anche nel periodo che intercorre tra la fine delle lezioni dell’anno scolastico 2020/2021 e l’inizio di quelle dell’anno scolastico 2021/2022”.

Il DL prevede tempi più lunghi per la realizzazione degli interventi: “Le istituzioni scolastiche ed educative statali provvedono entro il 31 dicembre 2021 alla realizzazione degli interventi o al completamento delle procedure di affidamento degli interventi, anche tramite il coinvolgimento, secondo principi di trasparenza e nel rispetto della normativa vigente, di enti del terzo settore e imprese sociali”.

Il ministero dell’Istruzione, come ha precisato in circolare, nell’assegnare i fondi per il piano scuola estate 2021 fornirà alle istituzioni scolastiche anche opportune indicazioni per la realizzazione degli interventi.

 

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